Scienza e tecnologia

Eclissi totale, i vicentini negli Usa: «Un'atmosfera ipnotica»

di Dario Pregnolato
Occhialini psichedelici e un indotto turistico da capogiro, l'evento ha fatto impazzire gli americani ma anche i concittadini che vivono negli States

È stata già ribattezzata “Astronomical Super Bowl”. Perché l'eclissi di Sole che ha interessato e “attraversato” il Nord America, dal Messico al Canada, ha prodotto l'effetto di ben 50 SuperBowl in contemporanea, monopolizzando di fatto l'attenzione e la curiosità di uno dei continenti più popolati del pianeta, interessando più di 200 milioni di spettatori entusiasti e contemplativi, di quello che gli addetti ai lavori hanno definito “l'evento astronomico dell'anno”.

Il sole è rimasto oscurato per 4 minuti e 28 secondi

Perché parliamo non solo di uno dei fenomeni più suggestivi e inquietanti che avvengano in natura, con la notte (l'oscurità) ad irrompere in pieno giorno, ma anche per la caratura e la durata del fenomeno, con il Sole oscurato totalmente per quattro minuti e 28 secondi dal disco lunare, le cui dimensioni apparenti per l'occasione sono risultate più grandi rispetto al solito. Questo perché, come noto, la Luna percorrendo la sua orbita attorno alla Terra, non mantiene sempre la stessa distanza, e proprio il 7 si trovava al perigeo, il punto più vicino alla Terra nel corso dell'orbita lunare. Dal canto suo, la Terra si avvia invece all'afelio, il punto più distante dal Sole. La concomitanza di questi due fattori ha fatto sì che il diametro apparente della Luna, interponendosi tra noi e il Sole, risultasse ancora più grande, riuscendo così a coprire interamente la nostra stella per un periodo di tempo più lungo del solito, tenendo presente che la durata massima per un'eclissi solare totale è di 7 minuti e 32 secondi, rendendo così l'eclissi americana la più lunga dell'ultimo secolo.

Eclissi un indotto da un miliardo e mezzo di dollari

Più lunga, e quindi più buia, ma anche redditizia, sia sul piano economico, basti pensare all'indotto da oltre un miliardo e mezzo di dollari, e alle città prese d'assalto dai turisti, da Dallas in Texas a Rochester, New York, fino Niagara on the Lake, in Canada, dove è stato proclamato lo stato di emergenza dalle autorità dell'Ontario. Sia sul piano astronomico, la totalità dell'eclissi è stata infatti impreziosita da una “cascata” di pianeti del Sistema solare, da Giove a Mercurio, appena al di fuori della corona solare, fino a Venere, Saturno e Marte apprezzabili in basso a destra dell'eclissi. Che ha evidenziato le protuberanze rossastre della cromosfera, e “sfoggiato” una maestosa corona, la parte più esterna del disco solare, conseguente al periodo di massima attività solare. 

Per rivedere un'eclissi totale anche in Europa, dopo quella dell'11 agosto 1999, si dovrà attendere ancora fino al 12 agosto 2026, quando in Italia si potrà ammirare l'eclissi al tramonto con un oscuramento del sole al 95 per cento. Giusto un anno dopo, il 2 agosto 2027, sarà possibile apprezzare nuovamente la quasi totalità dalle regioni meridionali della Spagna, del Portogallo e dell'Italia.

Le reazioni dei vicentini negli Stati Uniti

«Una sensazione strana nell'aria e un silenzio al quale non siamo abituati, interrotto solamente dallo stupore» confida la vicentina Susanna Sanson, che ha potuto ammirare l'eclissi al 75% dalla capitale Columbia, dove vive, in South Carolina. Racconta come «per una settimana siamo stati continuamente allertati con vari “bollettini” del Dipartimento della salute sui rischi derivanti dall'osservazione, ma anche avvisati sui possibili disagi dovuti sia al traffico, sia all'interruzione di alcuni servizi di trasporto, che venivano aggiornati in base all'afflusso di turisti. E questo - precisa- nonostante non fossimo nella fascia di totalità, che abbiamo vissuto invece nel 2017, dove abbiamo assistito ad un blackout generale. In alcuni stati interessati dalla totalità è stato proclamato addirittura lo stato di emergenza, le scuole hanno mandato a casa prima i ragazzi, alcune sono rimaste chiuse».

La sua testimonianza, oltre a confermare come l'eclissi sia diventata un autentico evento turistico, basti pensare all'indotto da oltre un miliardo e mezzo di dollari, e alle città prese d'assalto, da Dallas in Texas a Rochester, New York, fino a Niagara on the Lake, in Canada, risulta curiosa perché Susanna ha vissuto ben due momenti del fenomeno a distanza di una ventina di minuti. Rigorosamente munita di occhialini, con i colleghi, fuori dalla Ridge View High School dove lavora come impiegata amministrativa nell'ufficio consulenti scolastici, per poi tornare a casa e vivere nuovamente il transito dell'eclissi al telefono con il figlio Michael Halbrook, nato a Vicenza, attualmente a New York, dove suona per The Orchestra Now al Bard College di Red Hook.

«Interessante e anche di un certo effetto che mentre da noi cominciava a diventare più chiaro, da lui a New York cominciasse invece ad oscurarsi e a scendere la notte per effetto del passaggio dell'eclissi. È stato emozionante viverlo assieme in due zone diverse» spiega Sanson. Ci “spostiamo” così a Rod Hook, quartiere navale caratteristico di Brooklyn, dove l'eclissi si è potuta apprezzare fino al 90%. «Anche se non è stata totale, l'oscurità ha reso l'atmosfera ipnotica», confida Halbrook, che descrive i momenti concitati e l'apprensione palpabile per «una nuvola gigante interposta tra noi e l'eclissi, fortunatamente si è limitata a fare da filtro, togliendo il cromatico siamo riusciti ad ammirarla in bianco e nero, notando anche Venere in basso a destra, un'esperienza affascinante e suggestiva anche per tutto il contorno». 


 

 

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