A spasso tra i boschi
per scoprire l’«antico»
castagno di Vobarno

Dentro il castagno secolare
Dentro il castagno secolare
Dentro il castagno secolare
Dentro il castagno secolare

Un tranquillo e rilassante giro ad anello nei freschi boschi sopra Vobarno, ben segnalato ed adatto a tutti, bambini compresi, porta a visitare le ondulate elevazioni che circondano questa fetta della Valle del Chiese oltre ad un secolare castagno battezzato localmente «Vrangina» che è considerato uno dei castagni più grandi dell'Italia settentrionale. Il percorso è breve ma sul tracciato non si trova acqua perciò e bene partirne riforniti. L'itinerario proposto è per la quasi totalità molto frequentato anche da mountain bike. La passeggiata parte da via del Frassine vicino del Centro Sociale. Il posto era chiamato un tempo località Casello perchè da lì passavano i binari dei treni che risalivano la Val Sabbia arrivando sino ad Idro. Ci si incammina lungo via Penelle e si supera il cavalcavia sopra la tengenziale. Subito dopo si prende a destra una stradina sterrata (frecce per Madonna della Neve, Cargiù e Fobiet). Si sale per la stradina vietata al traffico e circondata dalla vegetazione e si arriva ad un bivio in località Cargiù dove si incrociano cinque stradine. Si trascura la prima che porta ad una villetta e si prende la seconda a destra (freccia per Cuel) che dopo una leggera discesa passa accanto ad una costruzione ed ad una madonnina, riprende con una leggera salita e termina al fienile Cuel dove, appena dietro, sorge il castagno indicato da un cartello. L'enorme albero, peraltro sofferente negli ultimi decenni se ne sta lì da oltre 300 anni ad ammirare il panorama offerto all'orizzonte dalla Corna Blacca, dal Dosso Alto e dal Carè Alto. Dal fienile Cuel la salita continua su un sentiero che passa accanto ad un paio di roccoli, il primo dei quali delimitato da una cinta, e si arriva con alcuni saliscendi alla villetta Il Fobietto. Il sentiero è ora tornato stradina e, subito dopo il Fobietto, si arriva ad un bivio dove si lascia a destra il sentiero che scende a Pompegnino e si seguono a sinistra le frecce per Cargiù. Una lieve salitella, una villetta da cui si ammira lo splendido spettacolo offerto dall'azzurro del Basso Garda con la penisola di Sirmione, un pilone dell'elettrodotto nei pressi del quale decollano i parapendio, un altro bivio e, dopo esser passati accanto alla Cascina dei Padella, si torna in discesa al bivio delle cinque strade di Cargiù. Sullo stesso percorso della salita si torna al punto di partenza.

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