Zaino in spalla

Al Pian di Gembro con vista sulla Valtellina e la Valcamonica: una facile ciaspolata alla portata di tutti

Poco sopra il Passo dell’Aprica, all’interno di un’antichissima conca di escavazione glaciale si trova la Riserva Naturale della Torbiera di Pian di Gembro
Pian di Gembro Escursione nel paesaggio innevato
Pian di Gembro Escursione nel paesaggio innevato
Pian di Gembro Escursione nel paesaggio innevato
Pian di Gembro Escursione nel paesaggio innevato

A cavallo tra Valtellina e Valcamonica, poco sopra il Passo dell’Aprica, all’interno di un’antichissima conca di escavazione glaciale si trova la Riserva Naturale della Torbiera di Pian di Gembro. Avevamo visitato l’area protetta in veste estiva con l’appuntamento n. 578 di «Zaino in Spalla», mentre l’itinerario che proponiamo oggi si concretizza in una facile ciaspolata alla portata di tutti.

Dalla Valcamonica

Salendo dalla Valcamonica, poco prima dell'Aprica si prende a destra la strada per Trivigno e la si segue per circa 3 chilometri, sino a quando dopo un tratto pianeggiante troviamo sulla destra un ampio parcheggio dove si lascia l’auto. Attraversata l’area pic-nic prendiamo in direzione ovest, fino ad incrociare per un breve tratto la pista da sci di fondo; il percorso segnalato per racchette da neve entra nel bosco e, superata una prima parte in leggera salita, prosegue sul crinale che divide l’Aprica dalla conca del Pian di Gembro.

Arrivati in località Valcheola, dove si trovano alcune baite, teniamo la sinistra e seguendo le indicazioni ci portiamo nei pressi della località Piscé. Qui, passando a breve distanza dalla strada e da alcuni punti di ristoro, il percorso svolta nettamente in direzione est per tornare nella zona delle baite di Valcheola, dove prendiamo a sinistra il «Sentiero della Riserva Naturale» o «Strada dei Mutti» che ci porta fino al punto panoramico nei pressi della Chiesetta di San Fortunato.

La Valtellina e la Valcamonica

Qui la vista si apre su tutta la Valtellina, con le Orobie a sinistra e le Alpi Retiche dall’altro lato: in fondo, verso ovest, nelle giornate più limpide chiudono la vista i quattromila del Mischabel, con le cime gemelle del Dom e del Taschhorn; dal versante camuno invece fanno da sfondo l’Aviolo e il gruppo del Baitone.

Accompagnati da alcuni pannelli didattici che illustrano l’habitat della riserva, costeggiamo il lato nord della torbiera. Per chi volesse effettuare una piacevole deviazione, sulla sinistra si stacca il sentiero per il Monte della Croce, un dossone caratterizzato dalla presenza di diverse postazioni militari della Grande Guerra, parte dello «Sbarramento Poschiavino», l’opera difensiva che avrebbe dovuto fermare gli austriaci nel caso avessero invaso la neutrale Svizzera scendendo in Valtellina attraverso la Val Poschiavo.

Seguiamo per un breve tratto la strada asfaltata, che si abbandona nei pressi del Bar Ristorante Oasi per prendere sulla destra la stradina battuta; prestando il dovuto rispetto nel tratto in comune con la pista da sci di fondo, arriviamo così al Ristoro Pian di Gembro, alle spalle del quale si trova il parcheggio da cui siamo partiti.

Suggerimenti