Con la ferrata Maurizio per raggiungere la Cima della Croce

di Andrea Ravarini
aravarini@gmail.com
Le rocce calcaree della cima del Monte Alben
Le rocce calcaree della cima del Monte Alben
Le rocce calcaree della cima del Monte Alben
Le rocce calcaree della cima del Monte Alben

Descritta, la scorsa settimana, la salita al Monte Alben nelle Orobie bergamasche, rimaniamo in zona per percorrere la ferrata Maurizio, con cui raggiungeremo la Cima della Croce risalendone il versante nord. Tale esposizione rende la via percorribile anche in piena estate, nonostante la quota non particolarmente elevata. Per lo stesso motivo è invece possibile incontrare nei canali, anche fino a inizio giugno, residui di neve che possono rivelarsi insidiosi e, di conseguenza è necessario prestare attenzione.

La partenza

Lasciata l’auto a Pian della Palla, prendiamo verso nord la stradina alle spalle del ristoro, seguendo le indicazioni per la Conca dell’Alben: dopo circa un chilometro incontriamo gli impianti di risalita, dove una bacheca fornisce informazioni dettagliate sulla via. Tenendo la sinistra dello ski-lift si seguono le indicazioni fino a rimontare, con un ampio tornante, un pianoro: un cartello consiglia di indossare l’attrezzatura. Da qui in breve ci portiamo all’attacco della ferrata, realizzata dalla locale guida alpina, Nadia Tiraboschi, e dedicata a Pierangelo Maurizio, anch’egli guida alpina e maestro di sci di Oltre il Colle, scomparso nel 2007 scendendo dalla vetta dell’Everest.

Il tragitto

Inizialmente si risale un facile ma ripido canalino, tra terra e sfasciumi. Poi un breve sentiero conduce ad una cengia: attraversando verso sinistra, anche con un tratto in discesa, si supera un canale per raggiungere la vera parte verticale della via. Da qui saliamo in diagonale, tra roccette e gradini erbosi, sino ad affrontare una prima paretina. Con alcuni piacevoli passaggi all’interno di un diedro si raggiunge poi un’altra bella parete dove diverse staffe metalliche (forse abbondanti, vista la qualità della roccia) garantiscono un comodo appoggio per i piedi. Un tratto erboso funge da collegamento con la seconda parte della via, che presenta altre porzioni verticali e un breve passaggio leggermente strapiombante. Le difficoltà e l’esposizione calano e ci portiamo così sulla cresta sommitale: la seguiamo tra tratti di sentiero e di facile arrampicata sino a quando, terminato il cavo, si incontra la via normale che dal Passo della Forca porta alla Cima della Croce, dove arriviamo in pochi minuti tenendo la destra.

Il ritorno

Dalla cima il rientro più veloce si può realizzare lungo il percorso di salita descritto in precedenza (Sentiero dell’Amicizia Don Angelo Ceroni). In alternativa si può invece seguire da qui l’itinerario precedente (Zaino in Spalla n. 1299), passando dal Passo della Forca, salendo eventualmente la cima dell’Alben, e attraverso il Passo del Sapplì tornare al Pian della Palla. 

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