Con le ciaspole
da Monno al
«vero» Rifugio Antonioli

La Cima di Grom svetta sopra l'altopiano del Mortirolo
La Cima di Grom svetta sopra l'altopiano del Mortirolo
La Cima di Grom svetta sopra l'altopiano del Mortirolo
La Cima di Grom svetta sopra l'altopiano del Mortirolo

Una bella ciaspolata parte da Monno e arriva al «vero» Rifugio Antonioli, appena al di là del Passo del Mortirolo. Scriviamo «vero» perché c'è un po' di confusione; sino a qualche anno fa questo nome lo aveva quello che adesso si chiama Rifugio al Lago del Mortirolo che cambiando gestione ha cambiato nome; nome che è emigrato all'attuale rifugio Antonioli ma, sulle carte, anche quelle più aggiornate, lo riportano nel posto vecchio creando non poco sconcerto agli escursionisti. Si parte da poco dopo Monno parcheggiando l'auto al primo tornante. Dominati dalle innevate creste di Cima Cadì e Cima Verda, si imbocca una stradina col cartello «vecchia mulattiera Passo Mortirolo». Si sale sulla destra della boscosa Valle del Mortirolo superando le località Pradalares e Ruc. Arrivati a un bivio a sinistra un cartello indica «Rifugio Antonioli» ma è quello vecchio. Ci teniamo sulla destra e arriviamo a una costruzione oltre la quale appaiono maestose il Monte Resverde e la Cima di Grom. Superata una santella ci si immette sulla strada che d'estate da Monno sale al Mortirolo. Attraversiamo il Ponte Palù (a destra parte un bell'itinerario per il Monte Pagano) e con una serie di tornanti superiamo alcuni alberghi e la Chiesetta di San Giacomo. Intanto all'orizzonte sono apparsi il gruppo del Baitone, il Pizzo Badile Camuno e la Concarena. Si supera anche l'albergo Mortirolo, si lascia a destra la traccia che porta al Pianaccio, si prosegue in falsopiano passando accanto ai cartelli dell'Agriturismo Mortirolo e del Rifugio al Lago e si raggiunge un altro bivio dove andiamo a destra. Incontriamo subito un cartello che riporta «Passo del Mortirolo (Passo della Foppa)». Siamo al famoso e mitico Mortirolo delle gare ciclistiche, affollato all'inverosimile durante il giro d'Italia e deserto quando c'è la neve. In realtà questo è il Passo della Foppa; il Passo del Mortirolo è poco più a est, al di là del Dosso Signeul (che i collezionisti di cime, se esperti, possono salire dal crinale sudovest in 20 minuti). Al valico passiamo in Valtellina e qualche decina di metri più avanti ci si presentano in fila le belle montagne orobiche da un lato e quelle del confine svizzero dall'altro. Passiamo davanti a una stele e a una strano container e, seguendo la traccia della strada, perdiamo quota con un paio di tornanti sino al Rifugio Antonioli. Si torna per lo stesso percorso.

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