Con le ciaspole fino alla piatta cima del Monte Roen

di Andrea Ravarini
Verso il Monte Roen dopo una nevicata notturna: il paesaggio conquista
Verso il Monte Roen dopo una nevicata notturna: il paesaggio conquista
Verso il Monte Roen dopo una nevicata notturna: il paesaggio conquista
Verso il Monte Roen dopo una nevicata notturna: il paesaggio conquista

La Costiera della Mendola è una catena montuosa che vista dalla Val di Non presenta dolci pendii, mentre a est cala a picco nella valle dell'Adige. La maggiore elevazione è costituita dal Monte Roen: lo raggiungeremo con le ciaspole partendo dall’unico valico carrabile che interrompe la catena, il Passo della Mendola. Il passo è raggiungibile con la strada statale che porta il suo nome («SS42 del Tonale e della Mendola») o, dal lato atesino, lasciando l’auto a Sant’Antonio di Caldaro e salendo con la storica funicolare, che in soli dodici minuti supera un dislivello di 854 metri: in servizio dal 1903 è una delle più ripide d’Europa, con una pendenza massima del 64 per cento. Chi giunge in auto può parcheggiare agevolmente al passo e portarsi in direzione Sud alle spalle della stazione di monte della funicolare, dove si imbocca il segnavia SAT500: le indicazioni «SI» sui cartelli ci ricordano che stiamo percorrendo un tratto del Sentiero Italia, l’itinerario escursionistico di lunga percorrenza che in circa 7200 chilometri collega tutte le regioni italiane. Lungo un’ampia forestale in breve si raggiunge il Rifugio Genzianella. I morbidi pendii e la tipologia di tracciato rendono l’itinerario in genere poco soggetto al pericolo di valanghe: tale caratteristica, insieme alla presenza di diversi punti di ristoro con cucina tradizionale, rende il percorso molto frequentato e pertanto abitualmente ben battuto. Sempre su percorso evidente e segnalato si prosegue con maggior pendenza, incrociando la pista da sci per raggiungere il Rifugio Mezzavia. La traccia si inoltra nel bosco sino a sbucare nella radura dove sorge la Malga di Romeno con la sua caratteristica chiesetta. Di fronte alla terrazza della malga, in direzione sud ovest, il segnavia continua in salita su strada forestale, inizialmente nel bosco e poi in terreno più aperto, in mezzo ai mughi. A est la parete precipita ripida verso il fondovalle, dove duemila metri più in basso vediamo scorrere l’Adige. Proprio dal versante più verticale, poco prima della cima, sbuca la via ferrata che sale dal Rifugio Oltradige - Überetscherhütte. Si procede così verso la piatta cima del Monte Roen, identificata da un rosso cippo di metallo, dove il panorama è veramente a 360 gradi: dalle Dolomiti ai Lagorai e poi Paganella, Brenta, Presanella, Ortles-Cevedale, Alpi Venoste... e tante altre cime che conquistano! Si rientra dallo stesso percorso dell'andata.

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