Cresta Sobretta: il traguardo ripaga con il paesaggio

di Andrea Ravarini
Tra il Corno dei Tre Signori e il Monte Gavia  sbuca il Pian di Neve
Tra il Corno dei Tre Signori e il Monte Gavia sbuca il Pian di Neve
Tra il Corno dei Tre Signori e il Monte Gavia  sbuca il Pian di Neve
Tra il Corno dei Tre Signori e il Monte Gavia sbuca il Pian di Neve

Risalendo la Valtellina, poco dopo Sondalo si raggiunge la località Le Prese, dove nell’estate del 1987 si staccò la gigantesca frana della Val Pola che bloccò per giorni il corso dell’Adda e la cui cicatrice è ancora ben visibile sul fianco del monte Zandila. Sul versante opposto, alla nostra destra, si sviluppa la Val di Rezzalo, dove eravamo già stati con Zaino in Spalla n. 624 del 22 ottobre 2009. Con una stretta stradina si supera la frazione di Frontale e al termine di una galleria paravalanghe si raggiunge Fumero; dopo poco più di un chilometro si parcheggia alla fine della strada asfaltata in località Fontanaccia. Risaliamo così la valle, sempre accompagnati alla nostra destra dal torrente Rezzalasco, lungo una strada chiusa al traffico. Superati diversi nuclei di baite, fontane e aree pic-nic, si raggiunge facilmente la caratteristica chiesetta di San Bernardo: la valle è ampia, con bellissimi pascoli che sui versanti lasciano posto a boschi di larici e praterie alpine. Siamo nel Parco dello Stelvio e non è difficile avvistare alcuni degli animali iconici dell’area protetta: aquile, stambecchi, camosci e cervi. Proprio questi ultimi, tra la fine di settembre e le prime settimane di ottobre, danno vita alla folle stagione degli amori, quando il fragoroso bramito dei maschi rende ancora più facile individuare gli esemplari nelle radure al margine del bosco. Dopo alcuni tornati, la strada supera la località Clevaccio e si riduce ad ampio sentiero. Presso un tornate destrorso imbocchiamo a sinistra il segnavia 562 che si inerpica ripido sul costone erboso: alcune catene fungono da corrimano, utili più che altro in caso di ghiaccio. Si prosegue su sentiero ben segnalato sino al Laghetto dell’Alpe e da qui, oltrepassato un impianto di risalita, si raggiunge il poggio a quota 2.860 metri segnalato con il nome di Cresta Sobretta che si affaccia sulla sottostante Valfurva e dove si apre uno splendido panorama: Pian di Neve, San Matteo, Tresero, Vioz, Palon de la Mare, Cevedale, Gran Zebrù, Ortles e tante altre spettacolari cime. Torniamo sui nostri passi sino ad un bivio a quota 2.605 metri, dove, a differenza dell’andata, prendiamo il segnavia 519.1 che scende al Passo dell’Alpe. A sinistra il sentiero conduce alla strada del Gavia: svoltiamo invece a destra, per ridiscendere la Val di Rezzalo sino ad incontrare il percorso di andata con cui si rientra a Fontanaccia.

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