Discesa dall’Altissimo di Borno con giro delle malghe

La radura della tranquilla Malga Corvino
La radura della tranquilla Malga Corvino
La radura della tranquilla Malga Corvino
La radura della tranquilla Malga Corvino

La scorsa settimana siamo saliti sulla vetta del Monte Altissimo di Borno dove lo sguardo spazia dalle vicine Corna di San Fermo e Cima Moren all'azzurro specchio del lago d'Iseo; dalle dolomitiche cime della Concarena al granito ed ai ghiacciai dell'Adamello e del Car� Alto; dalle Prealpi Bresciane tra cui spicca il Monte Guglielmo alla catena degli Appennini al di là della pianura. Poco sotto la cima un ristorante dove arrivano gli impianti di risalita; dietro il ristorante un altro punto panoramico, di pochi metri più basso della vetta, dove si può� completare la magica visione. Sino a Malga Guccione si torna con lo stesso percorso di salita; qui è possibile una divertente allungatoia; chi è già stanco può ovviamente tornare più direttamente e velocemente lungo il sentiero già fatto all'andata. Da Malga Guccione seguiamo a sinistra le indicazioni per Valsorda. Si cammina piacevolmente lungo una stradina sterrata che procede tra i pascoli mentre alla nostra destra si stendono i boschi della ondulata zona chiamata Pian delle Città. Uno strano toponimo la cui origine sembra derivare dalla voce latina citanae che significherebbe cave di pietra. Si passa al di sotto del Rifugio Lorenzini autogestito dall'Associazione Nazionale Alpini di Darfo con un locale sempre aperto per le emergenza (per l'accesso ai locali interni si può chiedere la chiave al 3393232767). Si continua sulla stradina erbosa che porta a una piccola sella tra il Monte Chigozzo e il Pian delle Città. Si scavalca la sella e si scende tra tranquille e dolci praterie punteggiate da alcune pozze d'acqua e si arriva a una larga radura con due grosse pozze che riflettono allegramente i profili e i colori degli alberi e dei monti che le attorniano. Un ameno angolino che sembra invitare a sdraiarsi nei prati per riposare un poco. Siamo alla testata della Valsorda e incontriamo un bivio. A sinistra si scende per la Valsorda e con un lungo giro (forse un po' monotono) attorno al Monte Tauggine si può arrivare alla Croce di Salven. Noi teniamo invece la destra spostandoci gradatamente sul lato destro della bella conca per poi continuare a mezzacosta in direzione est; ci troviamo sul cosiddetto Senter dei Rastei che con un po' di saliscendi nel bosco arriva ai prati sopra il Dosso di Corvino da dove eravamo già passati all'andata. Da qui torniamo al parcheggio da dove eravamo partiti.

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