Il Lago di Anterselva offre un tour facile e incantevole

di Andrea Ravarini
Il lago di Anterselva a primavera inoltrata: il ghiaccio fa spazio al blu dell’acqua
Il lago di Anterselva a primavera inoltrata: il ghiaccio fa spazio al blu dell’acqua
Il lago di Anterselva a primavera inoltrata: il ghiaccio fa spazio al blu dell’acqua
Il lago di Anterselva a primavera inoltrata: il ghiaccio fa spazio al blu dell’acqua

L’itinerario di oggi propone una facile passeggiata, alla portata di tutti, nel Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina, per compiere il periplo dell’incantevole Lago di Anterselva. Meta gettonata in alta stagione, il periodo migliore per la visita è la primavera inoltrata, quando una parte del lago è ancora ricoperta di ghiaccio, oppure nel tardo autunno con miriadi di tonalità di colori a specchiarsi nell’acqua. In Val Pusteria, all’altezza di Valdaora, si imbocca la Valle di Anterselva e la si risale per una quindicina di chilometri. Poco oltre la fotogenica Cappella di San Giuseppe, si prende a sinistra una stradina che porta verso alcuni masi: in prossimità di una curva a gomito verso destra è possibile parcheggiare nelle vicinanze della Pensione Brunner. Si segue verso nord est la strada inizialmente asfaltata, fiancheggiata da betulle e sorbi dell’uccellatore, per attraversare poi il torrente su un ponte in legno. Proseguiamo verso nord est lungo il SeeWeg, il sentiero per il lago. Raggiungiamo la Südtirol Arena, lo stadio di biathlon che ospita annualmente la Coppa del Mondo dove è cresciuta la locale biatleta Dorothea Wierer. In breve raggiungiamo il lago, sovrastato dai tremila del Gruppo delle Vedrette di Ries: tenendo la sinistra percorriamo il periplo in senso orario. Lungo la sponda una serie di passerelle aiuta a attraversare alcuni tratti paludosi, habitat ideale anche per la pinguicola, una piccola pianta carnivora. Alla testata dello specchio d’acqua, nel punto più vicino al fondovalle, attraversiamo la strada che porta alla vicina Austria attraverso il Passo Stalle e costeggiamo il lato meridionale del lago. Presso una piccola sorgente nel bosco si trova la statua in legno di un mendicante: secondo la leggenda, vistosi negare l’ospitalità dagli avari abitanti dei tre masi della zona, aveva predetto loro che in tre giorni sarebbe nata una sorgente dietro le loro case. Così fu e le fredde acque di tre fonti sommersero completamente i masi, dando origine al lago. In realtà si tratta di un lago di sbarramento, formato naturalmente da una serie di frane che si sono staccate dalle pareti granitiche. Poco dopo prendiamo a sinistra la sterrata n. 1, la seguiamo inizialmente in salita e, tenendo la destra al bivio, scendiamo tra i prati sino ad attraversare la provinciale 44: in breve rientriamo alla partenza.

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