Zaino in spalla

Monte Alto, un eccezionale balcone panoramico tra il lago d'Iseo, le vette e la pianura

L’arco di tronchi. Tra i castagni verso il Monte Alto
L’arco di tronchi. Tra i castagni verso il Monte Alto
L’arco di tronchi. Tra i castagni verso il Monte Alto
L’arco di tronchi. Tra i castagni verso il Monte Alto

Il Monte Alto, nonostante il nome, è un’elevazione modesta che chiude a sud il lago d’Iseo: tuttavia la posizione isolata, protesa verso la pianura Padana e separata dalle altre montagne dal Sebino, lo rende un eccezionale balcone panoramico.

Il versante ovest

Siamo già «saliti» su questa vetta in altre due occasioni (con Zaino in spalla n. 238 nel gennaio 2002 e n. 702 nell’aprile 2011): in questa occasione affronteremo il versante ovest, partendo da Capriolo.

Durante le glaciazioni, la presenza del Monte Alto ha letteralmente diviso in due le masse glaciali, dando origine a due versanti morfologicamente diversi tra loro: a ovest scorre il fiume Oglio con la tipica forma valliva, ad est invece la naturale chiusura del Longherone, antico emissario del lago d’Iseo, ha consentito la conservazione della cerchia morenica franciacortina e la formazione delle Torbiere.

Partenza

Parcheggiata l’automobile a Capriolo in largo Terzi, vicino all’edicola, prendiamo la strada in direzione est; nei pressi della fontana si imbocca a destra l’acciottolato e subito a sinistra ci si addentra tra i palazzi storici. Un piccolo passaggio conduce in salita verso il castello, su una propaggine del Monte di Sant’Onofrio.

Superata l’antica fonte, ci si ritrova tra i vicoli di quello che in passato era una fortezza e ora è un monastero delle Suore Orsoline. Si ridiscende dal versante opposto, in un anfiteatro dal carattere agricolo, percorrendo via Colzano che, in direzione est, porta ai piedi del Monte Alto. Siamo in Franciacorta, terra di vino, e l’aumento delle temperature sta portando ogni anno ad anticipare sempre più la vendemmia: alcune cantine stanno di conseguenza alzando la quota dei vigneti e alcuni dei più alti sono proprio sul Monte Alto, con impianti posti perfino intorno ai 500 metri.

Seguendo le indicazioni dell’itinerario cicloturistico 3 si svolta prima a sinistra e poi a destra; presso la Cascina Colzano Moraschi si lascia la strada asfaltata per entrare nel bosco. Superato uno slargo alle spalle della cascina, prendiamo a destra il ripido sentiero che risale il crinale; incontriamo alcuni roccoli, poi il sentiero diventa una sterrata, che compie un paio di tornanti. Tra i castagni si attraversa un caratteristico arco realizzato con tronchi di legno e al vicino bivio, come al successivo, si prosegue in salita sino a sbucare sulla cima proprio in prossimità della grande croce.

Il panorama mozzafiato

Il panorama si apre su tutta la pianura, le colline moreniche e i colli di Brescia; alle spalle il Guglielmo e il lago d’Iseo, poi le Grigne e nelle limpide giornate il Monte Rosa e il Monviso. Si ritorna seguendo il percorso dell’andata. 

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