Il Rifugio Berti è il prezioso
gioiello dell’«anello»
della Val Comelico

Un’immagine del  Rifugio Berti
Un’immagine del Rifugio Berti
Un’immagine del  Rifugio Berti
Un’immagine del Rifugio Berti

Il Rifugio Berti, nel cuore del gruppo dolomitico del Popera, è un fantastico punto d’appoggio per un avvincente e relativamente breve, non troppo impegnativo, panoramicissimo giro ad anello nell'alta Val Comelico. Per tutti, anche per famiglie con bambini, il tratto iniziale sino al frequentatissimo Rifugio Berti, per escursionisti esperti l'intera traversata. Salendo dal versante veneto verso il Passo Monte Croce di Comelico si gira a sinistra per Padola e, prima di arrivare al paese, si prende a destra (frecce per il rifugio Lunelli) una bella stradina molto frequentata dalle mountain bike che risale la Val Risena e termina poco sotto il Rifugio Lunelli dove troviamo un ampio parcheggio. Si sale al rifugio Lunella e si prosegue sulla stradina sterrata (freccia per Vallon Popera) osservati dall'alto da una quantità incredibile di campanili rocciosi. La semipianeggiante stradina termina nei pressi d'un ponticello in legno. Lo si attraversa e si inizia a salire a zigzag con ampi tornanti l'erto gradone della montagna accompagnati dal fragore delle rombanti cascate del torrente Risena. Il sentiero resta facile anche quando deve superare alcuni tratti rocciosi. Su ponticelli in legno si scavalcano un paio di veloci torrenti mentre dietro di noi appaiono all'orizzonte le scure Creste di Longerin e, più oltre, le montagne che segnano il confine con l'Austria. La salita si ammorbidisce; si entra nella conca alla base del Vallon Popera e, superato un ultimo ponticello in legno, si arriva al Rifugio Berti, in invidiabile posizione panoramica di fronte ad uno stupefacente scenario di quinte rocciose che si rincorrono le une con le altre; una serie infinita di splendide costruzioni naturali, verticali pareti di dolomia che si ergono possenti contro il cielo. Un fiabesco paesaggio in cui si riconoscono tra le altre la Cima Bagni, i Campanili di Popera, il possente Monte Popera, la Cima Undici, la Croda Rossa di Sesto, la Gobba Grande. Vicino al rifugio troviamo un bivio. A sinistra si va al laghetto del Popera mentre a destra si snoda il nostro itinerario verso i ruderi del rifugio Sala e il Pian della Biscia. Chi avesse voglia di allungare un poco l'itinerario può proseguire a sinistra ed andare a visitare, in circa 40 minuti, il laghetto del Popera, oasi azzurra in questo deserto di pietra. La descrizione continua la prossima settimana

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