Lagorai e Pale di San Martino, il panorama raddoppia

di Fausto Camerini
Ultimo sforzo verso il Colle dell'Orso, che conduce a un ottimo panorama
Ultimo sforzo verso il Colle dell'Orso, che conduce a un ottimo panorama
Ultimo sforzo verso il Colle dell'Orso, che conduce a un ottimo panorama
Ultimo sforzo verso il Colle dell'Orso, che conduce a un ottimo panorama

C ontinuiamo la descrizione della panoramica cresta dei Solaroli, nel massiccio del Monte Grappa. La scorsa settimana eravamo arrivati alla sella senza nome di quota 1.508, punto più basso della facile escursione. Alcune strane formazioni rocciose a strati sovrapposti, abbastanza diffuse nelle Prealpi Venete e dette «sfingi», specie nei Monti Lessini movimentano il paesaggio della sella dove, tanto per cambiare, troviamo anche trincee e caverne di guerra. Lasciamo a destra un sentiero che scende nella Val delle Mure. Si prosegue sul versante orientale, poco sotto il crinale e, tornati sulla cresta lasciamo a sinistra il sentiero che scende alle Malghe Valpore di Cima e Valpore di Fondo (anche questo sentiero potrebbe essere utilizzato come variante di rientro al punti di partenza seguendo l'Anello Naturalistico del Grappa). Arriviamo così ai piedi dello spoglio pendio erboso alla base del Monte Casonet di cui si vede la croce sommitale. Saliamo con moderata pendenza sin quasi alla croce (per i collezionisti di vette è sufficiente una deviazione di poche decine di metri per raggiungerla). Si passa poco sotto la cima, tra la cresta e una serie di affioramenti di «sfingi» e si arriva sotto l'erta finale del Colle dell'Orso. Qui troviamo, accanto ad una caverna, l'ennesimo bivio: diritti una freccia ci indica per il Cason del Sol e Val delle Mure il cui profondo solchi si stende ai nostri piedi. Noi prendiamo a sinistra (freccia per Colle dell'Orso) e, con ultimo sforzo risaliamo in breve l'erboso pendio che ci porta sulla sommità. A goderci meritatamente lo splendido panorama dei Lagorai e delle Pale di San Martino e delle altre montagne che ci circondano. L'escursione terminerebbe qui ma nulla vieta a chi non fosse ancora stanco di proseguire sul panoramico crinale, erboso e pressochè semipianeggiante che più avanti piega a nordovest per raggiungere anche il Monte Solarol in poco più di mezz'oretta. Si torna sul medesimo percorso di salita. Tuttavia sono possibili numerose varianti tra cui quelle accennate in precedenza nella descrizione lungo i sentieri dell'Anello Naturalistico del Grappa. Possibili anche due varianti sui sentieri che dalla Croce dei Lebi o dalla sella senza nome di quota 1.508 scendono nella suggestiva Valle delle Mure dove si adagia un simpatico piccolo laghetto per poi risalire, su strada o su sentiero al parcheggio del Monte Grappa

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