Monte Capanne, un tour ad anello sul tetto dell’Elba

di Fausto Camerini
Sulle rocce di granito delle Calanche  sull’Isola d’Elba
Sulle rocce di granito delle Calanche sull’Isola d’Elba
Sulle rocce di granito delle Calanche  sull’Isola d’Elba
Sulle rocce di granito delle Calanche sull’Isola d’Elba

Un giro ad anello sul tetto dell'Isola d'Elba, il Monte Capanne. Una montagna di granito che domina l'intero paesaggio dell'isola. Il primo tratto dell'escursione, la salita alle Calanche e alla vetta del Monte Capanne, è riservato agli esperti che devono affrontare alcuni tratti attrezzati, non eccessivamente impegnativi ma che richiedono comunque una certa dimestichezza con la roccia. In alternativa si può usare per la salita al Monte Capanne il percorso che qui descriviamo al ritorno e che non presenta difficoltà. Punto di partenza è la Sella del Monte Perone. Posteggiata l'auto, in fondo al parcheggio ci si infila in una stradina sterrata che sale costeggiata da fantastici pini marittimi. Ci troviamo qui nel «Santuario delle farfalle» dove alcuni pannelli ci informano sulle cinquanta specie che si possono ammirare in zona, tra cui alcune endemiche. Si lascia a sinistra un sentiero che scende a San Pietro e si continua sulla stradina sino a raggiungere alcuni ripetitori che si aggirano sulla destra. Finita la stradina si esce dal bosco e appaiono le nostre mete: le guglie dentate delle Calanche e la punta del Monte Capanne mentre in basso si stendono Marciana Marina, Marciana e Poggio e l'azzurro del mare si perde all'orizzonte. Si raggiunge un crinale dove appaiono anche Portoferraio e Capoliveri; qualche saliscendi tra massi di granito e si arriva a un bivio, ai piedi della cresta delle Calanche. I non esperti per salire al Monte Calanche possono andare a destra; noi torneremo da lì mentre ora prendiamo il sentiero di sinistra (freccia per Calanche, Innesto, Monte Capanne). Si sale sul panoramico crinale arrampicando su grossi massi e facendo attenzione a vecchi segni biancorossi un po' sbiaditi. Si scende per pochi a metri a una selletta e di nuovo si sale sui massi granitici raggiungendo i primi cavi metallici. Alternando traversate e risalite su roccette sul versante destro (cavi) aiutati da alcuni fittoni si supera un salto verticale d'un paio di metri. Si seguono ancora i cavi; si scavalcano un paio di cocuzzoli ingombri di grossi massi e, per un ultimo tratto (cavo) si raggiunge la sommità delle Calanche. Magico il panorama che ci circonda con la vista che arriva sino alla Toscana mentre tutt'attorno golfi, baie, promontori e verdi foreste si inseguono senza soluzione di continuità. La descrizione continua la prossima settimana.

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