zaino in spalla

Il parco naturale "Fanes Senes Braies": una semplice ciaspolata nei paesaggi dolomitici fino al lago di Limo

di Andrea Ravarini
Aravarini@gmail.com
L'altopiano di Fanes. Nei pressi del Rifugio Lavarella
L'altopiano di Fanes. Nei pressi del Rifugio Lavarella
L'altopiano di Fanes. Nei pressi del Rifugio Lavarella
L'altopiano di Fanes. Nei pressi del Rifugio Lavarella

Questo itinerario ci porta nel Parco Naturale Fanes Senes Braies, per una facile ciaspolata immersi nei tipici paesaggi dolomitici, sino a raggiungere il Lago di Limo. Siamo in Alto Adige, nel cuore di una delle valli ladine, e i toponimi sui cartelli e sulle carte possono essere indifferentemente in una delle tre lingue riconosciute: italiano, tedesco e ladino.

La partenza

Da San Vigilio di Marebbe, località turistica in una laterale della Val Badia, lungo la strada della Val Dai Tamersc, transitabile anche in inverno, raggiungiamo il Rifugio Pederü, dove si parcheggia. Il percorso di una decina di chilometri è coperto anche da un efficiente servizio di bus di linea. Sulla sinistra, in uno stretto canalone, una strada con ripidi tornanti conduce verso l'Altopiano di Senes, noi proseguiamo invece diritti alle spalle del rifugio, seguendo la strada ben battuta in direzione sud.

Alcuni tagli, in corrispondenza del percorso estivo n. 7, consentono di accorciarne il tortuoso percorso. Si guadagna rapidamente quota, superando un primo salto glaciale, raggiungendo poi un tratto quasi pianeggiante nella zona del Lago Piciodel. Un altro tratto ripido ci conduce nell'Altopiano di Fanes; incontriamo la malga Pices Fanes e, dopo poche centinaia di metri, al bivio teniamo la destra: dalla strada di sinistra giungeremo al ritorno.

Il "Parlamento delle Marmotte"

Entriamo così nel Parlamento delle Marmotte: la forma di anfiteatro e le rocce a gradoni hanno portato a collocare qui, secondo la saga del Regno dei Fanes, il luogo in cui si riunivano a prendere le decisioni questi simpatici animali, segretamente alleati della Regina dei Fanes: dopo l'ultima battaglia in cui Dolasilla morì, i Fanes superstiti si rifugiarono proprio sotto queste rocce e insieme alle marmotte ancora oggi aspettano che suonino le trombe argentate ad annunciare la rinascita del loro regno.

Al lato ovest della conca, nel mezzo di un nucleo di baite sparse, sorge il Rifugio Lavarella; passando tra gli edifici, ci dirigiamo verso est (sentiero 12 per Ücia de Fanes), prendendo poi a destra nel bosco un breve taglio (11A) che ci porta sulla traccia per il passo Ju de Limo. La vista si apre sulla valle di Fanes e sulle pareti delle Tofane; alle nostre spalle, un dolce anfiteatro è delimitato dalle cime del Sas Dla Crusc, che dal versante opposto cadono invece a picco in Val Badia; in breve ci troviamo nella conca del Lago di Limo da cui si diramano i sentieri verso l'Armentarola o l'Ampezzano. Risaliti al passo, scendiamo al Rifugio Fanes e da qui rientriamo sul percorso di andata per tornare al Rifugio Pederü.
 

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