Rifugio Magnolini, un tour ad anello di vario interesse

Un’immagine del Rifugio Magnolini tra i prati del Monte Alto
Un’immagine del Rifugio Magnolini tra i prati del Monte Alto
Un’immagine del Rifugio Magnolini tra i prati del Monte Alto
Un’immagine del Rifugio Magnolini tra i prati del Monte Alto

Con Zaino in Spalla della scorsa settimana abbiamo raggiunto il Rifugio Magnolini (ottima la cucina) dalla Val Supine per poi arrivare sulla panoramica vetta del Monte Alto, una montagna paciosa dal versante che abbiamo salito ma che dall'altro lato, verso oriente, precipita con dirupati valloni verso la Valcamonica. Dopo esserci riempiti gli occhi con il magico paesaggio ritorniamo al sottostante Rifugio Magnolini dove abbiamo due alternative: scendere per lo stesso itinerario di salita, o compiere un giro ad anello passando dalle Case di Monte Alto e i Prati della Dusine. Quest'ultimo percorso, interessante nella parte alta, è piuttosto monotono e su stradine cementate nella parte bassa. Giunti al rifugio si piega a sinistra puntando a un paletto in legno con segni biancorossi. Si prosegue su un sentiero che attraversa a mezzacosta il pendio erboso e arriva alle Case di Monte Alto dove si trova una chiesetta degli alpini e una pozza d'alpeggio. Questo sentiero a mezzacosta può essere raggiunto senza passare dal rifugio scendendo senza percorso obbligato dalla vetta del Monte Alto in direzione Ovest oppure in direzione Sudovest arrivando alle Case di Monte Alto. Si passa tra la pozza e la chiesetta e si continua su una stradina che scende zigzagando (possibili scorciatoie passando nei prati). Poco sotto appaiono l'azzurro del Lago d'Iseo e l'inconfondibile profilo della Corna Trentapassi. La stradina entra ora nel bosco; a circa quota 1.400 circa si lascia a destra una stradina secondaria e si passa sopra un costruzione che offre una magnifica vista sul Sebino, mentre dall'altra parte della valle si riconosce il Monte Colombina; più giù apparirà anche il Monte Guglielmo. La discesa continua a tratti molto ripida (qualche ardimentoso la affronta in salita in sella ad una mountain bike) passando tra case sparse circondate da prati e bosco. A quota 1.180 circa un bivio (non segnato sulla carta INGENIA): si lascia a destra la stradina per Arcifusso e si continua la discesa verso il fondovalle che si avvicina sempre di più. Riconoscibili i muraglioni di rocce grige sotto i quali eravamo passati in salita all'inizio della camminata. Continuando la discesa tra bosco, prati e case sparse superiamo i cosiddetti Prati della Dusine e raggiungiamo il fondovalle dove pieghiamo a sinistra per tornare quindi al Ristorante Ai Ciar.

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