Rocce, gallerie, caverne e trincee: storia e natura a Bocchetta dei Fondi

Verso Bocchetta dei Fondi
Verso Bocchetta dei Fondi
Verso Bocchetta dei Fondi
Verso Bocchetta dei Fondi

Dopo aver risalito, con la descrizione della scorsa settimana, il fantastico Vaio dei Colori e aver raggiunto Bocchetta Mosca, ecco oggi il facile sentiero di ritorno. Per il quale proponiamo però una simpatica variante: il sentiero corre sul fianco sudoccidentale di Cima Mosca ma non ne raggiunge la sommità ed è un peccato perché è una panoramicissima montagna che digrada a Est con guglie, rocce, pareti rocciose, profondi canaloni, in un mondo in cui, alpinisticamente, c'è ancora molto da scoprire.
DA BOCCHETTA Mosca (quotata ma non indicata sulle carte) si prende il sentiero che prosegue a sudest. Lo abbandoniamo quasi subito per risalire il pendio erboso della cresta, raggiungendo in breve la sommità dove si trovano resti di trinceramenti della Grande Guerra. Numerose le stelle alpine che fioriscono tra l'erba e gli affioramenti rocciosi. Si prosegue sulla cresta sino a una trincea dove arriva una mulattiera che, con un paio di tornanti, ci riporta sul sentiero principale. Gli esperti possono continuare lungo l'aspra cresta tra ruderi bellici e tratti esposti, aggirando a destra la quota 2.084, sino a Bocchetta dei Fondi. Mantenendoci invece sul sentiero principale che seguiamo a sinistra, senza difficoltà con alcuni saliscendi raggiungiamo la Bocchetta dei Fondi, sella tra Cima Mosca e Monte Obante frequentata sin dai tempi antichi con il bestiame condotto ai pascoli.
Anche qui i resti della Grande Guerra sono ancora visibili con trincee, galleria, caverne, postazioni di guardia. Alla Bocchetta dei Fondi lasciamo a destra il sentiero che prosegue in direzione del Monte Obante (potrebbe essere un'interessante e lunga variante per il Passo di Campogrosso per la cresta est del Monte Obante e le Guglie del Fumante) e ci infiliamo sul sentiero che scende deciso, a sinistra, con alcuni zigzag nel dirupato e largo vallone in direzione nord, verso le verticali pareti della cresta orientale di Cima Mosca. Giunti quasi alla base delle rocce si piega a destra per scendere un pendio ai piedi delle rocce e ricco di mughi dalle odorose essenze. Più giù il vallone si restringe e si scende per salti rocciosi successivi tenendoci sulla sinistra sino a ritornare nella distesa di sassi e ghiaie del Boale dei Fondi.
Da qui ci troviamo sul percorso descritto la scorsa settimana e, per la Sella del Rotolon e il Passo delle Buse Scure si torna a Passo di Campogrosso.
ITINERARIO: Passo Campogrosso 1456 metri; Bocchetta Mosca 2029 metri; Cima Mosca 2141metri (ore 3.15); Bocchetta dei Fondi 2084 metri (ore 3.45); Boale dei Fondi1632 metri; Sella del Rotolon 1523 metri (ore 4.45); Passo Campogrosso (ore 6).
CARTE TOPOGRAFICHE: Igm 1:25.000 «Cima Carega». Carta «Lessinia Carega» 1:20.000 dei gruppi alpinistici veronesi. Notizie utili. Dislivello: 112 metri in salita; 685 in discesa.
DIFFICOLTÀ: alpinistiche (PD-) la salita descritta la scorsa settimana. Escursionistiche invece le difficoltà del sentiero di rientro. Segnavia: biancorosso.

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