Una lunga ciaspolata fino alla Cima del Sasso Piatto

di Fausto Camerini
Durante la salita il lago di Valdurna è sempre più in basso
Durante la salita il lago di Valdurna è sempre più in basso
Durante la salita il lago di Valdurna è sempre più in basso
Durante la salita il lago di Valdurna è sempre più in basso

A rrivando al Lago di Valdurna si scorge oltre lo specchio delle acque una massiccia montagna carica di neve: si tratta della Cima del Sasso Piatto che i tedeschi chiamano Tellerjochspitze. Una panoramica montagna dei Monti Sarentini che oggi saliremo ciaspole ai piedi con una lunga galoppata nella neve e con le dovute cautele. Causa il divieto di accesso, però, dobbiamo parcheggiare prima di arrivare al lago. Ci incamminiamo sulla strada arrivando in pochi minuti al ponte sul Durnholzbach che esce dal lago. Lo costeggiamo sulla sinistra (destra idrografica) passando sotto alle case di Valdurna. Lasciamo a sinistra la stradina che entra nella Seebachtal e seguiamo ancora per un tratto la sponda del lago, poi si sale decisamente verso le costruzioni di Angerer sino a raggiungerle. A seconda delle condizioni della neve può essere consigliabile entrare nella Seebachtal e, dopo poco, prendere a destra la traccia d'una stradina che porta alle costruzioni. Da Angerer proseguiamo per un tratto verso Est sino a località Bachman. Si supera una valletta e, dopo poco, piegare decisamente a sinistra e cominciare a risalire direttamente il versante sud della Tellerjochspitze. Comincia qui la parte più interessante dell'escursione. Passo dopo passo guadagniamo quota mentre il Lago di Valdurna s'allontana sempre più, laggiù nella valle. Le decine di selvagge cime dei Monti Sarentini che affollano il fantastico panorama fanno corona al nostro procedere. Sopra di noi, verso occidente, una croce su una protuberanza della montagna: è la Wetterkreutz o Croce del Tempo che però non raggiungeremo: si trova dall'altra parte della valletta. Continuiamo la magica salita puntando ad una insellatura (Tellerjoch) tra la Tellerjochspitze e la Jakobspitze (Cima di San Giacomo). Raggiungiamo il valico: sotto di noi si apre lo spettacolo dell'alta Seebachtal dominata dalla potenza del Tagewaldhorn. A destra la cresta sale alla Jakobspitze; noi, dopo aver valutato se è il caso di togliere le ciaspole, la seguiamo invece a sinistra godendo dello spettacolo che si offre ai nostri occhi e, procedendo in alcuni punti con cautela (in caso di cresta ghiacciata utili i ramponi), raggiungiamo la grande croce sulla vetta. I collezionisti di cime esperti possono salire anche sulla Jakobspitze a poco più di un'ora dal Tellerjoch (escursione con difficoltà alpinistiche; utili ramponi e piccozza). Si torna sul medesimo percorso affrontato in salita.

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