Zaino in spalla

Val di Ledro, pedalata in mountain bike per esperti sui difficili sentieri

di Fausto Camerini
Sopra i prati Un’immagine della Malga Cap
Sopra i prati Un’immagine della Malga Cap
Sopra i prati Un’immagine della Malga Cap
Sopra i prati Un’immagine della Malga Cap

Continuiamo questa settimana la descrizione di un interessante e poco frequentato giro ad anello in Mountain Bike in Val di Ledro. Con l’appuntamento di lunedì scorso di Zaino in Spalla eravamo saliti a Bocca Giumella oltre la quale inizia la parte più impegnativa dell'itinerario. Chi non si ritiene esperto può anche terminare qui la salita e tornare a Tiarno dalla stessa strada di salita: già l'arrivare a questo punto è comunque una salita soddisfacente.

Per i più esperti

A Bocca Giumella, per chi vuole proseguire, lasciamo a destra una stradina senza alcuna indicazione e prendiamo a sinistra (frecce MTB 777) dove inizia una stradina sterrata chiusa nella stagione dell'alpeggio da un nastro che un cartello invita a richiudere dopo il passaggio (mucche al pascolo). Quasi subito si esce dal bosco e si sale tra i ripidi prati sino alla già visibile Malga Cap. Si passa sulla sinistra della malga e si segue un tratto erboso (frecce per Passo Giovo e MTB 777) che, dopo un tratto molto ripido arriva al bosco sul crinale a quota 1.550 circa, punto più alto della nostra pedalata.

Si prende a sinistra un sentiero, inizialmente abbastanza largo, che scende nel bosco arrivando ad un bivio. Qui a sinistra un sentiero (per gli escursionisti a piedi) torna a San Giorgio mentre noi continuiamo a destra. Il sentiero si fa ora più stretto e, con prudenza, scendiamo con attenzione lungo alcuni tornanti sassosi oltre i quali la discesa diventa più agevole. A mezzacosta si continua nei boschi prima di trovare altri tornanti impegnativi (i meno esperti in alcuni punti possono permettersi di scendere dalla bicicletta e condurla a mano).

La parte più impegnativa

A circa quota 1.300 ci immettiamo su una stradina che seguiamo a sinistra (freccia 777). Si raggiunge in breve un altro bivio, nei pressi del Passo del Giovo che si può raggiungere a destra in pochi minuti. Noi prendiamo a sinistra un sentiero che diventa subito parecchio ripido. Inizia qui la parte più impegnativa del percorso; da affrontare con prudenza e senza lanciarsi a velocità incontrollate visto anche che da questo sentiero salgono incolpevoli escursionisti a piedi. Una serie di tornanti, stretti, ripidi, sassosi, con radici affioranti mettono a dura prova la nostra abilità; raggiungiamo una comoda stradina sterrata che, a destra, ci porta sulla strada asfaltata di Valle Sacche che seguiamo a sinistra arrivando a Tiarno di Sopra. Si pedala in paese alla sinistra di un canale; si raggiunge una santella dove invece di andare a destra sulla strada statale teniamo la sinistra e ci ritroviamo a Tiarno di Sotto, al Ponte della Sega da dove torniamo al parcheggio della chiesa. 

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