Zaino in spalla

Nelle Alpi svizzere verso l’Allalinhorn: un 4.000 «facile» da affrontare con preparazione e attenzione

di Andrea Ravarini
Saas Fee Un bianco paesaggio invernale in Svizzera
Saas Fee Un bianco paesaggio invernale in Svizzera
Saas Fee Un bianco paesaggio invernale in Svizzera
Saas Fee Un bianco paesaggio invernale in Svizzera

Nelle Alpi svizzere, a nord del Monte Rosa, si sviluppa il massiccio del Mischabel, una lunga catena che comprende ben 11 degli 82 «Quattromila» delle Alpi. Uno di questi è l’Allalinhorn, vetta piuttosto frequentata data la presenza di impianti che facilitano l’avvicinamento e rendono possibile, soprattutto d’inverno, la salita in giornata anche dall’Italia.

Pur considerato tra i 4.000 «facili», vista la quota e la presenza di tratti crepacciati, va affrontato con preparazione e con la dovuta attenzione alle condizioni meteo e del ghiacciaio.

Il tragitto

Raggiungeremo la vetta con gli sci, dividendo la salita in due giorni, pernottando alla Britanniahütte e sfruttando l’acclimatamento consentito dalla notte a 3.000 metri. Raggiunta la Svizzera dal passo del Sempione, si scende nella valle del Rodano sino a Visp, dove verso sud si stacca la Vispertal, una splendida valle che all'altezza di Stalden si divide in due: a destra la Mattertal termina a Zermatt ai piedi del Cervino, noi prendiamo a sinistra la Saastal per raggiungere a circa 1.800 metri la località di Saas Fee.

Qui si deve lasciare l’auto al parcheggio all'inizio del paese: con grande lungimiranza, sin dal 1951 è totalmente interdetto il transito di vetture. Per chi preferisce i mezzi pubblici, la località turistica è perfettamente servita dall’autobus postale che parte da Briga, a sua volta collegata via treno a Domodossola e Milano.

Gli impianti

Con gli impianti di risalita ci portiamo alla stazione di monte Felskinn (si consiglia di verificare gli orari: apertura continua nella stagione sciistica, mentre di solito in primavera vengono effettuate due corse per lo scialpinismo, una la mattina e una il pomeriggio). Finalmente agganciamo gli sci e verso sinistra (est sud est) iniziamo un lungo traverso su pista spesso battuta anche per i camminatori, in direzione degli edifici sopra l'Egginerjoch.

Il tracciato più battuto attraversa poi la conca dove si trovano i laghi del ghiacciaio Chessjen. A seconda delle condizioni della neve, talvolta una traccia passa leggermente più in alto, sotto le pareti rocciose, più veloce ma di tanto in tanto soggetta a scariche di sassi. Deviando decisamente verso sud, in breve si raggiunge la Britanniahütte, dove pernottiamo. Con una sgambata di un quarto d’ora circa, è possibile salire alla piccola vetta del Klein Allalin da cui ammirare, magari al tramonto, il panorama sulle vette circostanti e sull’alta Saastal, chiusa dalla diga del lago artificiale Mattmark.

La descrizione dell’itinerario prosegue la prossima settimana.

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