Cibo e sicurezza

#nofakeinitaly, al via la campagna Coldiretti a favore di una nuova legge europea

di Laura Perina
Alex Vantini (Coldiretti)
Alex Vantini (Coldiretti)
Alex Vantini, Coldiretti (Perina)

È partita ufficialmente la campagna di Coldiretti a favore di una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza del cibo sulle tavole italiane.

Dopo il lancio del progetto, li scorsi 8 e 9 aprile al Brennero – un luogo fortemente simbolico, dove avviene il passaggio di tanti falsi prodotti made in Italy che invadono il mercato italiano – questa mattina (18 aprile), nel mercato coperto di Campagna Amica in galleria Filippini, il presidente di Coldiretti Verona Alex Vantini ha illustrato gli obiettivi dell’iniziativa che prevede la raccolta di almeno un milione di firme per garantire la trasparenza in fatto di cibo.

Lo ha fatto mostrando alcuni esempi di prodotti rivestiti di tricolore, e quindi immediatamente riconoscibili per italiani, ma senza esserlo veramente, che valicano il confine del Brennero per arrivare sugli scaffali dei supermercati veronesi, tra cui una pasta spacciata per pasta di Gragnano, con tanto di marchio igt, fatta però con grano proveniente dall’estero.

«Con questa raccolta firme chiediamo che si estenda l’obbligatorietà dell’origine in etichetta su tutti i prodotti in commercio nell’Unione Europea», ha spiegato. «L’Europa deve arrivare a garantire la trasparenza su quanto portiamo in tavola, con l’impegno trasversale della politica e del mondo economico. La nostra mobilitazione è un’iniziativa di trasparenza e di risposta nei confronti dei cittadini e dei consumatori. Non è una manifestazione di chiusura. Anzi, è vero il contrario: partiamo dall’Italia per cercare di portare trasparenza sui mercati a livello mondiale».

Con la petizione, Coldiretti chiede la revisione del criterio dell’ultima trasformazione del prodotto doganale dell’Unione e del luogo di provenienza, che attualmente permette di vendere come italiano un prodotto fatto con materie prime provenienti dall’estero. La richiesta è anche di imporre uno stop alle importazioni sleali di cibo prodotto secondo modalità vietate in Italia e in Europa, dall’uso di sostanze vietate allo sfruttamento del lavoro e dell’ambiente, facendo quindi rispettare il principio di reciprocità. Per Coldiretti, la nuova UE dovrà anche garantire mercati equi e trasparenti, incentivando gli accordi di filiera e vietando la vendita sotto i costi di produzione. Infine, l’ente porta in Europa anche la battaglia contro il cibo sintetico fatto in laboratorio.

La mobilitazione potrà essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici di Coldiretti e sarà promossa anche sui social attraverso l’hashtag #nofakeinitaly. 

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