La normativa

Dagli eventi all'asporto: le nuove regole per gli agriturismi in Veneto

di Luca Fiorin
Cibo in un agriturismo
Cibo in un agriturismo
Cibo in un agriturismo
Cibo in un agriturismo

Cambiano le regole per gli agriturismi in Veneto. Il 2 gennaio è stata pubblicata una delibera di Giunta che, facendo riferimento alla legge regionale 23 del 2023, che ha sostituito la precedente normativa risalente al 2012, specifica una serie di regole. Le circolari approvate dalla Giunta del Veneto sono fondamentali proprio per applicare la nuova legge sull'agriturismo.

Le novità

Tra le modifiche più apprezzate dagli operatori c’è sicuramente la nuova modalità di presentazione dei piani agrituristici, che sarà più snella e veloce, con l’invio della documentazione tramite una Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) allo Sportello unico per le attività produttive del Comune. 
Inoltre, anche se viene confermata l’impossibilità di fare catering o banqueting, il provvedimento indica le manifestazioni fieristiche e gli eventi di particolare importanza nei quali gli agriturismi già autorizzati potranno essere presenti e, in seguito a segnalazione agli enti competenti, somministrare pasti e bevande.

La normativa, poi consente in maniera definitiva l’asporto e la consegna a domicilio dei piatti. Una opzione, questa, che era già stata oggetto di un’autorizzazione temporanea emanata in occasione dell’emergenza dovuta al Covid.

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La reazione alle nuove regole

«Questo provvedimento era atteso da migliaia di operatori del settore, i quali ora hanno visto riconosciute in maniera formale le tante espressioni della multifunzionalità dell’agricoltura, che ormai costituisce un elemento irrinunciabile anche per la società», commenta Diego Scaramuzza, presidente regionale dell’associazione degli agriturismi legati a Coldiretti, Terranostra. «Parlare di agriturismo significa parlare anche di cuochi contadini, enoturismo, oleoturismo ed agricampeggio», rimarca il presidente regionale della federazione, Carlo Salvan.

«Dando attuazione alla nuova normativa regionale offriamo varie opportunità alle aziende che coniugano quanto di meglio può offrire il nostro patrimonio enogastronomico con le bellezze paesaggistiche, architettoniche e culturali che rendono il Veneto una regione unica che può offrire ai visitatori mare, pianura, collina e montagna», prosegue Salvan. 

«Coldiretti ha fatto degli agriturismi di Terranostra, delle aziende aderenti a Campagna Amica, di tutte le fattorie didattiche e sociali, un fiore all’occhiello», conclude, «ma anche realtà sensibili e vicine a quanti si sono trovati in difficoltà durante i periodi della pandemia e che oggi rappresentano una opportunità di reddito per le aziende agricole, trattandosi di un mercato non saturo e che può offrire ancora spazi di sviluppo e crescita per le imprenditrici e gli imprenditori pronti a mettersi in gioco con a fianco l’organizzazione agricola italiana. Ben vengano, dunque, queste norme che sapranno favorire l’attività delle nostre aziende».

Come è andata l'epifania negli agriturismi

Intanto il fine settimana del 6 gennaio è trascorso all’insegna di iniziative nelle aziende agricole, comprese quelle di Terranostra e Campagna Amica, in tutta Italia. Nelle campagne venete, in particolare, i turisti e gli ospiti hanno gustato i piatti tipici della tradizione rurale. 
«Il successo degli agriturismi è spinto dalla riscoperta del valore storico, culturale ed ambientale dei piccoli borghi; e la capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo resta», continua Coldiretti, «la qualità più apprezzata degli agriturismi italiani che peraltro hanno qualificato notevolmente la tradizionale offerta di alloggio e ristorazione con servizi innovativi».

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