ENOGASTRONOMIA

Breno, per la «Féra della spongada» un'edizione da record

di Luciano Ranzanici
Nel giorno della tradizionale manifestazione oltre 15mila i pezzi prodotti e andati a ruba. Grandi numeri anche per il concorso dedicato ai pasticceri

Il compimento della «maggiore età» ha fatto bene alla «Féra della spongada» organizzata dalla Pro loco di Breno: parla chiaro la miglior vendita in assoluto, con circa 15mila pezzi prodotti con la ricetta brenese andati a ruba. C’è stata anche un’affluenza record di visitatori, e in aggiunta anche un inatteso esordio.

Per la prima volta in piazza Generale Ronchi, strapiena dalla mattina a pomeriggio inoltrato, ha debuttato «Spongadina», la spongada mascotte animata da un figurante che ha suscitato la simpatia del pubblico.

Grandi numeri anche per il 16esimo «oncorso «Spongada d’oro de Bré»: a fronte di 20 posti disponibili 19 aspiranti pasticceri privati si sono cimentati nella laboriosa preparazione del classico dolce pasquale. La commissione d’esperti coordinata da Mario Pedersoli, che era anche promotore dell’iniziativa, dopo l’assaggio delle produzioni casalinghe che si è tenuto nella sala consiliare ha vincitore il giovane Fabrizio Plona (gratificato con il gioiello a tema dell’orafa Silvia Angeloni), che ha preceduto in graduatoria Sandra Sbrilli e Gabriella Do’. Sul palco a premiare gli artigiani della spongada c’erano l’assessore comunale Luca Salvetti, il consigliere della Pro loco Cristian Moscardi e lo stesso Pedersoli. Il presidente dell’associazione di promozione turistica, Davide Cinquepalmi, ha tracciato a caldo un bilancio molto positivo della Féra: una sorta di «porta» spalancata in vista dell’ormai vicino cartellone del Maggio brenese e soprattutto del Ferragosto brenese e dell’appuntamento estivo con Camunerie. L.Ran.

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