«Vignaiola dell’anno» della Guida vini d’Italia 2024 Gambero Rosso: Marinella Camerani, produttrice dell’azienda Corte Sant’Alda di Mezzane di Sotto, ha ottenuto quest’anno il premio della rivista per 40 anni di viticoltura, biodinamica dal 2000.
Il commento di Marinella Camerani
Capacità e tenacia, tecnica e determinazione le hanno consentito di emergere come viticoltrice ma anche di catalizzare intorno a sé un gruppo di 13 produttori che intendono valorizzare le peculiarità produttive della vallata di Mezzane.
«Il sogno», dice, «è ottenere la Sottozona».
I suoi vini hanno già ricevuto molti riconoscimenti, a partire dai Tre Bicchieri Gambero Rosso nel 1990. Dai Valpolicella agli Amarone ai Soave, la lista dei «top» si allunga ogni anno, quindi poco da stupirsi se anche l’Amarone docg Valmezzane 2016 ha ottenuto l’ambito riconoscimento per il 2024.
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Più sorpresa si dice Camerani per la nomina a «vignaiola dell’anno», che vede come un riconoscimento per la sua visione di produzione non solo come mezzo «che permette di realizzare se stessi, ma anche di valorizzare il proprio territorio e fare una viticoltura rispettosa, che nel mio caso è quella biodinamica».
«Credo che il Gambero Rosso mi abbia scelta non tanto perché sono brava a fare il vino», prosegue, «visto che molti lo fanno meglio di me, ma perché, come altri, oltre a fare un buon vino cerco di essere coerente con il mio pensiero, sincera. Altro elemento importante che può avere determinato la scelta del Gambero è la consapevolezza che la viticoltura del futuro non può prescindere dal legame indissolubile fra vigna, terra e uomo. Serve osservare il vigneto quotidianamente, viverlo, sentirsi di appartenere ad esso». Il binomio terra-uomo si sta perdendo. Marinella è uno dei vignaioli che tentano ogni giorno di recuperarlo.