l'evento

Vinitaly 2024: Brescia protagonista di casa Lombardia con 108 cantine

di Giuseppe Spatola e Claudio Andrizzi
Tante le aziende presenti a Verona: saranno rappresentati tutti i territori di produzione della provincia
Foto da geopop
Foto da geopop
Foto da geopop
Foto da geopop

La Lombardia protagonista al Vinitaly con Brescia capofila grazie alle 108 cantine presenti rappresentate da Ascovilo e Consorzio Franciacorta. Produttori, consorzi, associazioni e istituzioni si riuniranno al secondo piano del PalaExpo, all'interno degli spazi espositivi finanziati e realizzati in accordo di programma da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia.

Nei 3.300 metri quadrati di spazio occupati saranno oltre 150 le realtà presenti per un totale di oltre mille etichette in degustazione. Tutto in un anno in cui la viticoltura lombarda ha registrato il nuovo record storico dell'export, arrivato a quota 327 milioni di euro, in crescita del 3,1% e in controtendenza rispetto al calo dello 0,8% registrato dalla produzione nazionale (elaborazione del Centro studi di Unioncamere Lombardia su dati Istat).

Gli spazi bresciani 

Per valorizzare il lavoro del mondo vitivinicolo lombardo, anche quest'anno Ascovilo (l'associazione dei Consorzi Vitivinicoli Lombardi) sarà presente nel Padiglione Lombardia con uno spazio «lounge» per B2B e stampa e con una proposta culturale dedicata ai vini di Lombardia nella Sala polivalente - Stand D14 - al secondo Piano del PalaExpo. «Ascovilo è l'associazione di 13 Consorzi di Tutela della qualità dei vini di Lombardia, nata nel 1977 e mai come oggi necessaria per dare al vino regionale una immagine coordinata - ha sottolineato Giovanna Prandini, presidente Ascovilo -. Il mercato ci chiede di comunicare e rafforzare gli elementi di distintività delle nostre produzioni. Questo è l'obiettivo che perseguiamo insieme valorizzando le piccole e grandi produzioni».

Stesso orgoglio per il Franciacorta. «Lo sviluppo del settore vinicolo - ha ricordato Arturo Ziliani, vicepresidente consorzio Franciacorta - è sempre stato caratterizzato dall'equilibrio tra tradizione e innovazione. Nel contesto attuale, l'adozione delle pratiche sostenibili e l'integrazione delle nuove tecnologie in agronomia ed enologia sono fondamentali per garantire la qualità del nostro prodotto. Il Consorzio si impegna a promuovere queste pratiche, rispettando l'ambiente».

Brescia al Vinitaly

Brescia, quindi, torna a Vinitaly portando in fiera il savoir faire di una provincia ormai in grado di esprimere al meglio tutte le sfumature ed i colori del vino. Tante le aziende, in rappresentanza di tutti i territori di produzione della provincia, in partenza anche quest’anno per Verona: sono oltre un centinaio le postazioni del «made in Bs», in linea con lo scorso anno, comprese naturalmente quelle dei Consorzi di tutela con i loro stand istituzionali, in gran parte concentrate nell’ormai tradizionale spazio del Palaexpo, l’area collettiva della Regione Lombardia dove, ancora una volta, la Leonessa è destinata a dominare con alcune fra le tipologie di maggior successo negli attuali scenari di mercato.

Franciacorta protagonista

In primo piano come sempre il Franciacorta, che porterà nella capitale scaligera un totale di 29 insegne nel padiglione lombardo cui se ne aggiungono altre 15 con proprio stand presenti in altre zone della fiera.

Non solo: al rinnovato stand consortile sarà allestito un banco di degustazione dove a rotazione saranno a disposizione praticamente tutte le etichette della zona. Quindi rappresentanza davvero piuttosto ampia per numeri in leggera crescita rispetto allo scorso anno, il che denota una sostanziale fiducia del comparto franciacortino nell’expo veronese nonostante l’assenza ormai perdurante di alcuni fra i massimi big delle bollicine «made in Bs» come Ca’ del Bosco, Monte Rossa, La Montina, Uberti, Villa.

Il Garda

Vinitaly ricco di novità ed eventi anche per il Garda, che si ripresenta a Vinitaly con i suoi due colori: il bianco del Lugana, il rosa del Valtènesi, due vini, due territori profondamente interconnessi in quanto sono moltissime le cantine che operano con successo su entrambe le denominazioni.

Il programma consortile è ricco di appuntamenti: si parte già domenica alle 15 con un talk su «Enoturismo e nuove opportunità» cui, oltre al presidente Fabio Zenato, parteciperà anche il parlamentare europeo Paolo De Castro. Poi due masterclass: «Viaggio nel tempo del Lugana», in programma lunedì 15 dalle 10.30 con la wine blogger Lara Moro, mentre mercoledì 17 Francesco Saverio Russo parlerà di «Lugana, Terra d’Avanguardia».

Sarà invece ovviamente un Vinitaly in rosa per il Valtènesi: il Consorzio di tutela si presenta in fiera con un nuovo stand istituzionale ispirato allo spirito enoturistico, così profondamente collegato al territorio gardesano, a cui si affida l'approfondimento dell'identità del rosé della riviera bresciana del Garda con oltre 60 etichette in libera degustazione. Anche in questo caso due importanti appuntamenti di approfondimento: lunedì 15 alle 11 nella sala degustazione del Palaexpo un dialogo fra le due uniche Case del Vino di Lombardia, ovvero Valtènesi e Buttafuoco Storico. Martedì 16 alle 15 sempre nel medesimo spazio sarà invece la volta di Valtènesi Experience, laboratorio del gusto organizzato in collaborazione con il Gambero Rosso in cui si parlerà di futuro del vino rosa.

Il Montenetto e la Valcamonica

Non mancherà poi una rappresentanza del Consorzio Montenetto, che con la Doc Capriano del Colle sta dimostrando di sapersi imporre anche nel comparto dei bianchi. Ed anche la viticoltura della Vallecamonica farà sentire la sua voce.

Suggerimenti