VALSABBIA

Servizi e spopolamento: Mura sceglie sul futuro

di Massimo Pasinetti
Uno scorcio del territorio di Mura
Uno scorcio del territorio di Mura
Uno scorcio del territorio di Mura
Uno scorcio del territorio di Mura

Al di là di quale sarà il risultato, il fermento politico in un paese di piccole dimensioni è un fatto positivo. Il paese in questione è il suggestivo borgo di Mura, e il fermento è dato dal fatto che saranno in due, nel weekend, a contendersi la fascia tricolore di sindaco: da una parte la pensionata Nicola Angiola Flocchini, sindaco uscente, con la sua lista «Mura Bene Comune» nel segno della continuità, e dall’altra Edoardo Teotti, new entry con «Alternativa per Mura».

Ma perchè i cittadini dovrebbero votare il primo cittadino uscente? «Per l’impegno dimostrato in questi 5 anni con la squadra precedente, e per l’amore dimostrato per il mio paese, dove sono nata e dove ho sempre vissuto - risponde Flocchini -. Il nostro gruppo, bene assortito e coeso, si è anche rinnovato: quattro persone sono uscite per motivi personali, ma ci sono sei nuovi ingressi per una squadra ringiovanita, perché i candidati sono tutti nati tra il 1971 e il 1999, sono motivati, guidati dalla sottoscritta che, classe 1956, mette a disposizione l’esperienza accumulata in questi anni di governo».

Il primo provvedimento da attuare se sarà eletta? «È già in programma la messa in sicurezza della piazza Paolo VI, quella che ospita il municipio, la banca, la posta, la scuola elementare e il bar Piazzetta, uno dei due soli locali di Mura. È prevista anche la posa di una pavimentazione in cubetti di porfido, per un costo complessivo di 84mila euro coperto da un finanziamento governativo». Il resto del programma? «Continueremo a usare risorse per ammodernare, riqualificare e mantenere le infrastrutture esistenti - anticipa il sindaco uscente -. Per concludere mi auguro che la gente vada a votare perché è molto importante farlo. E poi, mi auguro anche che chiunque si ritrovi in minoranza scelga di collaborare e di portare idee che siano anche nuove ma soprattutto utili».

Per spiegare perché lo si dovrebbe votare, Edoardo Teotti fa ricorso alla storia del paese: «Mura ha bisogno di riscoprire le tradizioni del suo lontano passato, quando la Pieve di Mura Savallo era tra le prime per importanza della Valsabbia. Oggi invece questa è una realtà che vive lo spopolamento, visto che i giovani lasciano il paese per studiare o per lavorare, e poi difficilmente tornano. Ma la prima risorsa di realtà come questa è il saper sfruttare il territorio e le opportunità che offre, come il laghetto di Bongi. Bisognerebbe promuovere il turismo diffuso, che permetterebbe al paese non solo di sopravvivere ma anche di svilupparsi». Ma prima di tutto il dialogo: «È necessario confrontarsi con la popolazione per conoscere i bisogni di tutti, così poi da approntare le soluzioni opportune. E infine bisogna valorizzare insieme la cultura e l’istruzione. Solo che a Mura, a causa dello spopolamento, l’elementare conta quest’anno sull’ingresso di soli 15 scolari. Se dovesse proseguire questo esodo il paese rischierebbe, perdendo scuola e cultura, di scomparire. Nel nostro slogan - conclude Teotti, insegnante quasi 50enne - c’è tutto quello che noi vogliamo: Conservare ciò che si ama per dare radici al futuro».•.

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