Dalla Germania Orsola Lussignoli, classe 1976, conferma la diffusione «dei timori verso il vaccino Astrazeneca, circolano parecchie informazioni negative in proposito e certa gente ha preferito rinunciare alla vaccinazione pur di evitare questo marchio». Nata a Brescia ma da anni cittadina del mondo per via del lavoro con varie istituzioni internazionali, Orsola vive da tempo a Berlino, dopo essersi sposata con un tedesco e aver dato alla luce due bimbi.
Lei tuttavia è pronta, anzi prontissima e «alle maestre della scuola di mio figlio, che mi hanno espresso paura di vaccinarsi, ho detto che devono assolutamente farlo perché è l’unica arma che abbiamo. Quando toccherà a me non avrò esitazioni, ma non credo che avverrà prima dell’estate. In ogni caso in questi giorni dovrebbe iniziare ad essere usato anche il Johnson & Johnson».
Per quel che riguarda il meccanismo anche per questa vicenda delle vaccinazioni la strutturazione tiene conto della conformazione della Germania, che è divisa in Laender con molta autonomia: «In alcuni Laender c’è un sistema on line o con call center, in altri passa attraversi il medi di base. Però ci sono stati dei problemi, il piano vaccinale non funziona benissimo: ci sono questioni logistiche, per cui mancano posti adatti e poi le dosi non sono sufficienti; è capitato che alcuni grandi hub siano rimasti senza rifornimenti e che quindi non siano riusciti a mettere in campo una pianificazione come invece, da bravi teutonici, avrebbero voluto!»