SPAGNA

Avanti lentamente, a me toccherà quest'estate

di Milena Moneta

Alessandro Bonini, bagnolese di 42 anni, vive a Barcellona da sei. Lì lavora per una multinazionale di software di backup, prima solo nel settore commerciale, da un po’ di tempo e con ”sua grande gioia” anche realizzando video per l’impresa che ne ha scoperto la bravura. Quando era al “Capirola” di Leno ha fatto vincere alla scuola parecchi premi, compreso quello messo in palio dall’Accademia della Crusca per un canto della “Divina Commedia”. Nella sua città, per fortuna, il contagio è in frenata dato che, per citare un dato, mercoledì scorso ci sono stati 450 casi su oltre un milione e seicentomila abitanti e gli ospedali stanno reggendo bene. “Non siamo in emergenza fortunatamente, però le vaccinazioni procedono come in Italia - dice - cioè a rilento. Si stanno ancora occupando degli ultraottantenni e delle categorie a rischio. Non so quando toccherà a me, se tutto va bene penso quest’estate”. Comunque, data la giovane età, non segue più di tanto l’andamento delle vaccinazioni spagnole che “avanzano con lo stesso ritmo come da noi”, ma è più interessato alle vicende di casa nostra per i suoi familiari. In compenso a Barcellona le restrizioni sono meno rigide che in Italia. “Il coprifuoco è alle 22, ma bar e ristoranti sono aperti - anche se per gli orari degli spagnoli la cena entro quell’ora non ci sta -, cinema e teatri funzionano. Dalla settimana scorsa inoltre si può uscire anche dalla città così mi sono fatto un giro nei boschi e pranzato con amici. Certo ci si muove con precauzione perché più si fa vita sociale e più si rischia, ma almeno a fine settimana si può fare attività all’aperto e coltivare un minimo di relazioni”. Comunque, siccome a metà mese vuole tornare in Italia, dove potrà lavorare per qualche tempo in smart, ora sta adottando un auto lockdown “per non mettere a rischio i genitori e mia nonna che hanno bisogno di vedermi dato che manco da tanto, ma senza pericoli. E se incontrerò gli amici li terrò a distanza di sicurezza per proteggere i miei cari”.

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