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Don Dario Guerra: "Prima i vip degli anziani: qui una gestione disastrosa"

di Irene Panighetti
Don Dario Guerra dall'Argentina
Don Dario Guerra dall'Argentina
Don Dario Guerra dall'Argentina
Don Dario Guerra dall'Argentina

Don Dario Guerra è ormai più argentino che Italiano, sebbene sia nato nel 1946 a Brescia: è infatti Fidei Donum in Argentina dal 1973, gran parte presso la diocesi di Lanùs, «in qualche modo periferica – racconta -. Anche qui ho cercato di creare degli spazi per la pastorale giovanile, per la catechesi e un’attività che portiamo avanti da anni che è il dopo scuola solidale». Quando non è stato a Lanùs don Dario è stato, per esempio a 29 anni, in altre parrocchie molto povere, dove, in mezzo al fango, ha iniziato a stare tra la gente, senza nemmeno avere una residenza parrocchiale e dove, organizzando squadre di lavoro, è riuscito a rimettere in sesto l’asilo e strutture sanitarie.

Insomma da sempre ha dato il suo lavoro manuale e il suo appoggio spirituale all’Argentina, dove è stato assente per un periodo di rientro in Italia terminato a metà gennaio di quest’anno. In Italia ha avuto modo di vaccinarsi ma «lo avrei fatto, sebbene abbia qualche timore che però non mi frena perché bisogna farlo, è un dovere morale – valuta –. In Argentina non so se mai avrò l’opportunità. Il piano in teoria c’è, ma mancano i vaccini: qui arrivano in aereo 300/400mila una volta ogni dieci giorni, se va bene. Il farmaco è quello russo e poi c’è quello cinese ma, ripeto, sono davvero insufficienti per una popolazione sterminata come quella di questo Paese».

Non solo il numero di persone, ma anche la corruzione ha influenzato non poco la scarsa diffusione del vaccino: «I vip, i politici, la gente dello spettacolo che in teoria non avrebbe la priorità si è vaccinata lasciando in attesa gli anziani e le persone fragili – sottolinea –. Il meccanismo è via internet, occorre iscriversi e poi in teoria si viene chiamati, ma non tutti hanno gli strumenti per accedere alle liste. Spero che aumentino i vaccini per noi, si sta avendo notizia di qualche possibile arrivo dall’India ma la gestione è davvero disastrosa quindi non c’è da attendersi molto». 

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