A Ghedi sarà
seppellita una
montagna di rifiuti

di Valerio Morabito
Manifestazione
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Manifestazione

Non c’è fattore di pressione che tenga. È sempre più vicina l’apertura della discarica Edilquattro incastonata al crocevia di Ghedi, Castenedolo e Montichiari. La Provincia ha chiuso con parere positivo la Valutazione di impatto ambientale del progetto presentato dalla società Bernardelli, che prevede la creazione di un impianto dove nell’arco di 6 anni e 7 mesi saranno smaltiti 1.308.846 metri cubi di rifiuti. Gli inerti saranno tumulati nella cava in località Fienil Nuovo, a Ghedi, ma al confine con la Fascia d'Oro e a 230 metri di distanza dalla cascina Quarti di Sotto di Castenedolo. La discarica sorgerà nel cuore nell'Ate 39, tra lo scalo aereo di Montichiari e l’aeroporto militare di Ghedi su una superficie di 160 mila metri quadri.

 

OLTRE A MATERIALI provenienti da demolizioni edilizie e rocce, nella discarica potranno essere conferiti anche ci terreni provenienti da siti contaminati. Sono stati invece esclusi dall’elenco di rifiuti autorizzati i fanghi prodotti dai processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta e scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone. La Provincia ha fissato una serie di paletti a partire dall’innalzamento dei controlli sulle falde. I rischi legati a potenziali contaminazioni degli affluenti della roggia Mezzana e del Naviglio di Isorella non sono stati ritenuti un fattore ostativo all’autorizzazione della discarica. Per il monitoraggio della falda verranno posizionati 28 piezometri attorno all’area Fienil Nuovo. Nella Valutazione di impatto ambientale sono contenute anche le compensazioni territoriali. L’Edilquattro dovrà realizzare a sue spese l'ampliamento della Strada dei Quarti di Sotto a Ghedi. Se sarà necessario il privato dovrà installare anche gli impianti di illuminazione sugli incroci. Concluso il conferimento di rifiuti, la società dovrà effettuare il ripristino ambientale della discarica dismessa entro un anno.

 

LA PROVINCIA non ha tenuto in considerazione l’opposizione dei Comuni di Ghedi. Castenedolo e Montichiari. Stando alle valutazioni tecniche non è stato possibile bocciare il progetto attraverso lo strumento del fattore di pressione che impedisce l’ampliamento o l’apertura di nuove discariche in zone già soffocate dai rifiuti. Il tasso di scorie smaltite o autorizzate allo smaltimento a Ghedi non supera la soglia fissata dalla norma regionale. Eppure l’Arpa in sede di Conferenza dei servizi ha rilevato che «il piano regionale di gestione rifiuti tende a disincentivare il conferimento in discarica di rifiuti inerti, come quelli legati al settore della demolizione e costruzione». Tra l'altro la nuova discarica della Edilquattro si andrà ad inserire in un fazzoletto di territorio caratterizzato (in soli 3 chilometri) dalla presenza di diverse attività impattanti tra cui, oltre all'impianto di discarica Cava Inferno, anche l'impianto di trattamento rifiuti recentemente autorizzato a Castenedolo, aree di cava, terreni agricoli oggetto di spandimento di reflui zootecnici, siti contaminati e discariche abusive, aree produttive. Infine bisognerà tenere in considerazione anche il movimento dei mezzi che produrrà il nuovo impianto di smaltimento rifiuti. A tal proposito, quotidianamente, sono stati previsti 70 automezzi in entrata e altrettanti in uscita.

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