Agguato col
machete, altri
5 arresti

di Valerio Morabito
I carabinieri hanno chiuso il cerchio sui responsabili dell’aggressioneDavanti al bar il   20enne è stato colpito più volte con un machete
I carabinieri hanno chiuso il cerchio sui responsabili dell’aggressioneDavanti al bar il 20enne è stato colpito più volte con un machete
I carabinieri hanno chiuso il cerchio sui responsabili dell’aggressioneDavanti al bar il   20enne è stato colpito più volte con un machete
I carabinieri hanno chiuso il cerchio sui responsabili dell’aggressioneDavanti al bar il 20enne è stato colpito più volte con un machete

Dalle ragioni del cuore a quelle del machete il passo è stato breve. Si è chiusa con l’arresto di cinque stranieri residenti nel Bresciano l’indagine sull’aggressione avvenuta la sera del 12 giugno davanti al bar «Les Follies» di Casalmoro ai danni di un 20enne di Canneto. I carabinieri della Compagnia di Castiglione, in collaborazione con i colleghi di Chiari e Brescia hanno notificato le ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari a 4 egiziani e un albanese residenti tra Castegnato, Trenzano e Coccaglio. I protagonisti del pestaggio devono rispondere di tentato omicidio in concorso e porto di armi. Le indagini hanno consentito di ricostruire il contesto in cui è maturata l’aggressione, i responsabili e il movente. Il 20enne sarebbe stato colpito da calci e pugni prima che uno del branco infierisse con un machete. La vittima era stata trasferita all’ospedale di Castiglione in preda a una violenta emorragia: fortunatamente la lama non aveva colpito organi vitali. La prognosi inizialmente riservata era stata sciolta dopo tre giorni. I CARABINIERI AVEVANO subito identificato uno degli aggressori, un 22enne di Chiari, che si era rivolto all’ospedale a Mantova per farsi curare una frattura al metacarpo e una ferita al petto. Inizialmente era stato denunciato a piede libero per lesioni personali aggravate in concorso. Ma successivamente su richiesta del pm, il gip aveva disposto la custodia ai domiciliari. Le indagini sono proseguite e all’alba di ieri i carabinieri hanno arrestato altre cinque persone. L’albanese è stato rintracciato in Veneto. Decisive le testimonianze delle persone presenti al bar e le immagini della rete di videosorveglianza puntata sul piazzale teatro del tentato omicidio. Nel video sono riconoscibili gli aggressori che hanno prima scalciato e poi colpito con un machete il 20enne. All’origine dell’aggressione ci sarebbero delle pesanti avances rivolte dal 22enne a una ragazza amica della vittima intervenuto in sua difesa scatenando la violenza del branco. •

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