Antonella, nell’addio non c’è spazio per l’odio

di Milena Moneta
Un momento del funerale di Antonella Castelvedere celebrato ieri a Bagnolo Mella ONLY CREWLa cassetta con le ceneri della donna all’uscita dalla chiesaLa donna assassinata dal marito
Un momento del funerale di Antonella Castelvedere celebrato ieri a Bagnolo Mella ONLY CREWLa cassetta con le ceneri della donna all’uscita dalla chiesaLa donna assassinata dal marito
Un momento del funerale di Antonella Castelvedere celebrato ieri a Bagnolo Mella ONLY CREWLa cassetta con le ceneri della donna all’uscita dalla chiesaLa donna assassinata dal marito
Un momento del funerale di Antonella Castelvedere celebrato ieri a Bagnolo Mella ONLY CREWLa cassetta con le ceneri della donna all’uscita dalla chiesaLa donna assassinata dal marito

Una cassetta di ceneri a ricordare la donna che 25 anni era partita per l’Inghilterra piena di vita, intelligenza e cultura. I resti di Antonella Castelvedere sono tornati a Bagnolo da quel Paese in cui «aveva messo a frutto i suoi talenti come raccomanda il Vangelo», è stato ricordato durante la messa funebre. Ieri ha ricevuto l’ultimo saluto della sua famiglia e della sua gente, con serrande abbassate e bandiere a mezz’asta per il lutto cittadino proclamato dal sindaco Pietro Sturla. Un pomeriggio vissuto da un intero paese richiamato nonostante la calura nella basilica della Visitazione, o attaccato alla radio parrocchiale che trasmetteva in diretta la cerimonia. Madre della piccola Julia, 6 anni, Antonella, brillante docente universitaria (insegnava Letteratura inglese nell’Università del Suffolk) amata dagli allievi e stimata dai colleghi, con pubblicazioni e richieste di collaborazioni di prestigio, è morta il primo giorno di giugno a 52 anni, accoltellata al culmine di una lite dal marito, il turco-siriano Ersoy Ertan nella loro casa di Wickham Road, a Colchester. Come ricostruito dagli inquirenti, ad armare la mano dell’uomo, insegnante di matematica, sarebbe stato proprio il successo della moglie, «movente» folle del femminicidio. È toccato al parroco don Faustino Pari e ad altri quattro sacerdoti celebrare il funerale davanti alla mamma Mina, al fratello Ferruccio, ai parenti, mentre il padre Spartaco, da malato di Alzheimer ignora il dramma toccato alla figlia. Una cerimonia dai toni pacati, con un solo cenno nell’omelia alla «mano di Caino che ha colpito ancora in modo brutale» a ricordare lo strazio, gli interrogativi, la costernazione e la rabbia, sentimenti sui quali «la pietà cristiana deve far prevalere la preghiera per accompagnarne Antonella nell’incontro con nostro Signore». Don Pari ha ricordato che le sue ceneri «ci parlano per dire che le creature vanno rispettate, anche se c’è chi si crede padrone della vita altrui, del valore della famiglia basata per sua natura sulla stima e sull’amore, ma non immune dalla tentazione di predominio di uno sull’altra». E se i cuori «sono comprensibilmente induriti», ha invitato a non cedere «alla tentazione dell’odio». Il sindaco Pietro Sturla ha parlato di «un episodio che ha scosso la comunità. Una giovane partita dalla nostra cittadina per costruire un percorso di vita importante ha trovato l’epilogo più doloroso. Chi l’ha potuta conoscere e chi non ha avuto modo di incontrarla potrà oggi dedicare un pensiero a lei e ai suoi cari che sono nel dolore». I familiari hanno inoltrato alle autorità britanniche la richiesta di affido della piccola Julia, che sperano di avere presto con loro. Antonella Castelvedere è stata sepolta nel cimitero locale. Il suo assassino, reo confesso, è in carcere in attesa del processo.•.

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