Battaglia contro la legionella Il Comune sceglie il «fai da te»

di Valerio Morabito
Il Comune ha deliberato delle analisi su corsi d’acqua e fontane
Il Comune ha deliberato delle analisi su corsi d’acqua e fontane
Il Comune ha deliberato delle analisi su corsi d’acqua e fontane
Il Comune ha deliberato delle analisi su corsi d’acqua e fontane

Il Comune più piccolo dà l’esempio per la prevenzione contro il rischio legionella. Ad Acquafredda l'amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Donini ha deciso di inserire nel bilancio di previsione 700 euro per effettuare delle analisi microbiologiche sui corsi d'acqua. Una cifra piccola, vero, ma che costituisce un segnale lanciato anche ad altri Comuni per un’azione a difesa del territorio. IL MONITORAGGIO consisterà in una serie di controlli nella Seriola che costeggia il palazzo municipale ed è collegata al fiume Chiese, la fontana nella piazza principale dove le persone riempiono le bottiglie con l’acqua erogata dall’acquedotto comunale e un altro controllo nel pozzo vicino la chiesa. Le analisi, commissionate ad un laboratorio privato, verranno realizzate poco prima dell'estate per controllare l'eventuale presenza della legionella nell'acqua. Un check-up in vista del periodo più caldo e quindi più delicato, alla luce dell’epidemia di polmonite dell’estate scorsa. In realtà già a novembre erano stati messi a bilancio 700 euro per le analisi su corsi d'acqua e pozzi del paese, ma in quel caso l'esito era stato negativo. In pochi mesi, dunque, l'amministrazione di Acquafredda a differenza degli altri comuni inseriti nella cosiddetta zona rossa (Montichiari, Carpenedolo, Calvisano, Visano, Remedello e Isorella) ha speso 1400 euro per monitorare a proprie spese il territorio. «Considerando che Acquafredda è in percentuale di abitanti il paese più colpito dall'epidemia secondo i dati di Ats Brescia - ha affermato Maurizio Donini - abbiamo ritenuto opportuno realizzare questo monitoraggio. Una prevenzione in vista dell'arrivo dell'estate». Acquafredda è stato così l'unico al momento a rispondere con i fatti alle richieste del Comitato di salute pubblica che aveva inoltrato una lettera ai sindaci della zona rossa con l'esplicita richiesta di monitorare il precario equilibrio ambientale dei loro territori. Ma a proposito di prevenzione, proprio una settimana fa nella sede dell'Associazione industriale bresciana è stato messo nero su bianco l'accordo tra Aib ed Ats Brescia per prevenire una nuova ondata di legionella. Per questo motivo si proseguirà nel monitoraggio delle torri di raffreddamento delle industrie tramite alcune linee guida, alle quali potranno aderire le aziende bresciane. Le torri di raffreddamento vengono considerate uno dei fattori di rischio per la diffusione della legionella». •

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