PONTEVICO

Bettegno «blindato»: sembra reduce da un bombardamento

di Cinzia Reboni
Le immagini della devastazione dopo la tromba d'aria
Le immagini dall'alto girate dai droni dei Vigili del fuoco sono impressionanti: la frazione di Pontevico sembra reduce da un bombardamento dopo l'ondata di maltempo di domenica
Le immagini dall'alto girate dai droni dei Vigili del fuoco sono impressionanti: la frazione di Pontevico sembra reduce da un bombardamento dopo l'ondata di maltempo di domenica
I danni della tromba d'aria a Bettegno

Le immagini dall'alto girate dai droni dei Vigili del fuoco sembrano immortalare un paese reduce da un bombardamento. E in effetti la devastazione provocata dalla tromba d'aria di domenica è come se avesse fatto esplodere gli edifici di Bettegno. La giornata di ieri è stata dedicata alla ricognizione degli edifici crollati o lesionati. I pompieri hanno accompagnato la trentina di persone sfollate nelle proprie abitazioni per consentire di recuperare abiti, farmaci e documenti. Ripristinata l'energia dopo il black out provocato dalla tempesta, i sopralluoghi proseguiranno anche oggi. Il censimento delle ferite inferte dal maltempo sono il primo passo per la richiesta dello stato di calamità naturale da parte del Comune di Pontevico. Il borgo resterà blindato fino a quando non saranno controllati tutti gli immobili.

«Ci vorranno almeno due settimane per avere un quadro realista dell'entità dei danni, ma già da ora sappiamo che il conto sarà pesantissimo - afferma Claudio Pellegri, coordinatore della Protezione civile di Pontevico che si sta prodigando senza sosta sull'emergenza -. Al momento ci sono 19 persone ospitate in albergo ed altre sette che hanno trovato ospitalità da amici o parenti. Sarà necessario l'intervento e la consulenza della Soprintendenza alle Belle arti perchè molti edifici lesionati sono un patrimonio storico-artistico. I vigili del fuoco stanno passando casa per casa per verificare le condizioni e stanno portando fuori i beni di prima necessità delle famiglie sfollate».
Stando ai primi accertamenti sono almeno una ventina di edifici seriamente danneggiato o addirittura crollati. Si tratta in maggioranza di porticati di cascine, depositi rurali e capanni agricoli. Anche i tecnici di Coldiretti Brescia sono mobilitati per raccogliere le segnalazioni degli agricoltori. Oltre a Pontevico, il tornado ha flagellato strutture e coltivazioni anche a Carpenedolo e Calvisano, dove il forte vento ha scoperchiato il ricovero e la stalla di un allevamento di suini e ha fatto ribaltare le gabbie dei vitelli in un'azienda zootecnica. «L'estate 2021 si chiude con quasi 1300 nubifragi, bombe d'acqua, trombe d'aria, grandinate e tempeste di fulmini in aumento del 58% rispetto allo scorso anno, con effetti devastanti su città e campagne - si legge in una nota di Coldiretti -. Si tratta di una media di più di 14 eventi estremi al giorno lungo tutta la Penisola dove si sentono gli effetti della tropicalizzazione del clima. L'estate 2021 è stata catalogata come la sesta più calda dal 1800, con una temperatura superiore di 1,55 gradi rispetto alla media. L'effetto dei cambiamenti climatici ha fatto perdere quasi 2 miliardi all'agricoltura italiana nel 2021 tra tagli della produzione agricola, danni alle strutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. Per affrontare i danni dei cambiamenti climatici servono interventi strutturali e strumenti di gestione del rischio avanzati». L'allarme di Coldiretti trova conferma nelle rilevazioni degli esperti che domenica hanno registrato cinque «tornado» avvenuti contestualmente in Lombardia: oltre a quella che ha flagellato in particolare la zona compresa tra Verolanuova e Pontevico, se ne contano altre nel Milanese, nel Lodigiano, nel Cremonese e nel Pavese.

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