Caos spazzatura, la colpa è dei tanti furbi

di Massimiliano Magli
Gli esiti di una differenziata molto approssimativa a Rudiano
Gli esiti di una differenziata molto approssimativa a Rudiano
Gli esiti di una differenziata molto approssimativa a Rudiano
Gli esiti di una differenziata molto approssimativa a Rudiano

Attribuire al nuovo gestore la situazione di caos nella gestione della raccolta differenziata avvenuta nei giorni scorsi a Rudiano sarebbe semplice. In realtà, con il cambio di passo molti cittadini, e lo stesso Comune, si sono resi conto a loro spese che differenziare è una cosa seria. Una consapevolezza maturata dopo che il Comune ha lasciato Aprica spa per passare al nuovo gestore del servizio: la società calabrese EcologyGreen. Il risultato dei primi giorni di attività è stato appunto il caos, con tanti contenitori per il riciclaggio rimasti pieni per la strada perché riempiti con materiali che non ci dovevano essere. LARGA parte dei bidoncini e dei sacchi è appunto rimasta in posizione: perché per gli operatori non era possibile verificarne il contenuto o perché riempiti anche con materiali scorretti. «Abbiamo pagato anni di tolleranza insostenibile - ha commentato il consigliere comunale Angelo Brocchetti - e devo dire che un mea culpa va fatto da tutti i rudianesi, altro che dare la responsabilità al Comune. Abbiamo per anni gettato l’impossibile in quei contenitori senza fare in molti casi una vera differenziata». Ma Brocchetti punta il dito anche contro Aprica: «Avevamo ridotto del 50% la frazione indifferenziata e una raccolta quindicinale per questa stessa componente. Ma abbiamo visto la società trasferire di tutto dall’isola ecologica». La vicesindaca Sara Oliari è più diplomatica, ma ammette l’esistenza del problema: «Diciamo che la prima esperienza con la nuova società è stato un giorno di passione per il nostro paese, e che, inutile negarlo, il mancato svuotamento di un numero elevato di bidoni è stato un disagio per tutti i rudianesi. Nella maggior parte dei casi ciò è avvenuto per la presenza nei contenitori per l’indifferenziato di materiali invece recuperabili: colpa degli utenti, quindi, amministratori compresi. Cogliamo l’occasione per ricordare che i rifiuti vanno obbligatoriamente messi nei sacchi, ma non in quelli neri, perché il contenuto deve essere identificabile». «Col nuovo operatore - aggiunge Oliari - ciò che per 10 anni è stato concesso non lo è più. Dunque, se il precedente gestore ha sempre chiuso un occhio, o non si è accertato compiutamente di quanto gettato dagli utenti nell’indifferenziata, quello attuale non lo fa: non per accanimento contro i rudianesi, ma per un puntuale e regolare smaltimento nel rispetto della legge. Gettare tutto nell’indifferenziato e trasportarlo al termovalorizzatore è semplice, ma non rispettoso delle norme e dell’ambiente». •

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