Da Pontevico a Viterbo: il boss dei Casalesi verso un carcere «protetto»

di Valerio Morabito
I controlli dei carabinieri a Pontevico dove Zagaria è ai domiciliari
I controlli dei carabinieri a Pontevico dove Zagaria è ai domiciliari
I controlli dei carabinieri a Pontevico dove Zagaria è ai domiciliari
I controlli dei carabinieri a Pontevico dove Zagaria è ai domiciliari

Per Pasquale Zagaria potrebbero schiudersi presto le porte di una cella di una struttura di detenzione di massima sicurezza, ma attrezzata con un centro medico specialistico. Il clamoroso dietro front del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che ha varato un decreto per bloccare una precedente direttiva anti-contagio ha posto le basi per annullare la pioggia di concessione degli arresti domiciliari a 376 mafiosi in condizioni di salute precaria e per questo esposti agli effetti letali del coronavirus in persone già provate da malattie croniche. Proprio come l’esponente del clan dei Casalesi che da quasi un mese si trova nell’abitazione di Pontevico della moglie . La decisione sulla revoca dei domiciliari verrà presa il 22 maggio davanti al Tribunale di sorveglianza discuterà la sua posizione. MALATO DI TUMORE e detenuto al 41bis a Sassari, Pasquale Zagaria non poteva più essere curato nell’ospedale sardo trasformato in centro di degenza per ammalati di Covid-19. In merito al quadro clinico «non vi è dubbio – si legge nell’ordinanza di scarcerazione – che il detenuto soffra di una patologia grave e qualificata incompatibile con il regime carcerario». Nel momento in cui verrà dato il probabile via libera da parte del Tribunale di sorveglianza il 22 maggio, Pasquale Zagaria verrà trasferito nel reparto di medicina protetta all'ospedale di Viterbo. Per la precisione l’esponente dei Casalesi verrà trasferito nel reparto protetto del carcere del capoluogo, che si trova in una palazzina esterna al corpo centrale dell'ospedale di Belcolle. A quanto pare ci sarebbe già l’ok del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. La scorsa settimana, di fronte l’abitazione di Pontevico nel quale vive Zagaria, il giornalista Klaus Davi era stato identificato dai carabinieri della Compagnia di Verolanuova dopo che la famiglia del boss li aveva chiamati per allontanare le telecamere dalla casa della moglie di Pasquale Zagaria.

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