Decolla la superbase,
il maxi-appalto
va a Matarrese

di Valentino Rodolfi
Uno dei primi F35 italiani: al via l’appalto per le strutture che li ospiteranno all’Aerobase di Ghedi
Uno dei primi F35 italiani: al via l’appalto per le strutture che li ospiteranno all’Aerobase di Ghedi
Uno dei primi F35 italiani: al via l’appalto per le strutture che li ospiteranno all’Aerobase di Ghedi
Uno dei primi F35 italiani: al via l’appalto per le strutture che li ospiteranno all’Aerobase di Ghedi

È stato aggiudicato alla Matarrese Srl, l’impresa della famiglia dell’ex patron del Bari e dell’ex presidente della Federcalcio e vice della Fifa e della Uefa, l’appalto per il progetto esecutivo e i lavori di ristrutturazione dell’Aerobase di Ghedi. Dovrà diventare il «nido» degli F35 italiani: il consistente restyling dell’installazione militare bresciana è finalizzato proprio ad accogliere i nuovi e supertecnologici aerei di quinta generazione.


L’AVVISO di post-informazione è stato pubblicato in questi giorni dal ministero della Difesa, che ha assegnato l’opera all’impresa pugliese per un importo di 91 milioni 379 mila e 472 euro e 22 centesimi, su una base d’asta di 121 milioni. Per aggiudicarsi i lavori, la Matarrese Srl è riuscita a battere le offerte concorrenti di altri colossi delle costruzioni come Impregilo, Salini e Fincantieri. Il dato sostanziale è che, nonostante le voci su tagli, sospensioni e ridimensionamenti del programma F35, la base dei «caccia invisibili» si farà, e si farà proprio a Ghedi, e senza ripensamenti. Il secondo dato è che il ministero ha attivato una procedura d’urgenza perchè entro il luglio del 2022 gli hangar degli F35 dovranno essere pronti: per quella data è infatti previsto l’arrivo al Sesto Stormo dei nuovi velivoli, destinati a sostituire gradualmente i vecchi Tornado, il cui ritiro dal servizio è fissato al 2025. Si sa per certo che l’Aeronautica ha fretta di ampliare e modernizzare l’Aerobase di Ghedi e i tempi indicati per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sono quasi «supersonici»: 100 giorni per l’elaborazione e la consegna del progetto, 900 giorni per la completa esecuzione dei lavori, con bonus di 60 giorni per rallentamenti da avverse condizioni meteo. Tutto, nella base di «quinta generazione», dovrà essere pronto per luglio 2022. Oggetto dell’appalto è la realizzazione dei nuovi hangar di manutenzione e degli shelter per la linea di volo per almeno 30 aerei F-35, di una palazzina comando e la struttura che ospiterà i simulatori di volo per i nuovi aerei. Il nuovo hangar di manutenzione sarà formato da un’aviorimessa da 3.460 metri quadrati più appendici da 2.800 mq, il tutto da costruire senza lesinare sull’acciaio per «corazzare» la struttura.


LA PALAZZINA COMANDO, detta anche «Ops building», l’edificio delle operazioni, avrà due corpi di fabbrica: uno convenzionale e l’altro per l’area «classificata», ovvero «segreta», con un perfetto isolamento termoacustico «al fine di evitare - è scritto nel capitolato di gara - rivelazioni di conversazioni». Inoltre andranno costruiti 30 «shelter» realizzati a coppie in 15 hangaretti per le linee di volo, capaci di ospitare altrettanti velivoli pronti al decollo, delle dimensioni di 20x22 metri, affiancati da una palazzina direzionale e un magazzino deposito di 22 metri per 50. Tutto nuovo: saràl’Aerobase del futuro.

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