«Dispositivi anti virus irritanti»

Le modalità di impiego delle mascherine stanno creando problemi nelle scuole della Bassa.Mentre a Montichiari alcuni istituti hanno chiesto agli alunni di indossare le protezioni individuali anche quando sono seduti al banco, alla media Caduti di piazza Loggia di Ghedi alcune famiglie segnalano che le mascherine fornite dalla scuola hanno «un odore nauseabondo. I nostri figli ragazzi arrivano con i propri dispositivi di protezione, ma poi per regolamento devono indossare il materiale in dotazione all’istituto». Si tratta di mascherine chirurgiche che garantiscono una maggiore protezione rispetto ad altre protezioni in stoffa che si trovano in commercio. Due famiglie si sono rivolte ai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità.«Non puntiamo il dito contro nessuno - specificano le mamme e i papà -, chiediamo solo di verificare i dispositivi siano omologati e di capire se le irritazioni lamentate dai nostri figli sono in qualche modo legate al materiale». La dirigente della scuola «Caduti piazza della Loggia» Paola Ercolano assicura che «verranno effettuati tutti gli accertamenti necessari per capire se c’è davvero un problema con queste mascherine tramite il referente covid».Ma non è la prima volta che in queste settimane si verificano episodi del genere tra le scuole del Nord Italia. Un caso simile è avvenuto ad Alessandria, dove le mascherine descritte con «un tanfo insopportabile» sono state addirittura oggetto di un’interrogazione parlamentare della Lega che ha chiesto spiegazioni al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. [END_1]© RIPRODUZIONE RISERVATA[OCCHIELLO]GHEDI. I genitori chiedono controlli sui dispositivi. La dirigente: «Verificheremo le segnalazioni»[ANNULLO]«Dispositivi anti virus irritanti»