Folgorato in cantiere L’autopsia farà luce sul tragico infortunio

di M.MA.

Restano da fissare i funerali di Angelo Baresi, il muratore 51enne di Rudiano morto per una folgorazione sul lavoro mercoledì pomeriggio a Castiglione delle Stiviere (Mantova). Ieri è stata eseguita l’autopsia e nelle prossime ore il corpo sarà restituito ai famigliari. La moglie Sabrina Murachelli, i figli Christian e Loris hanno raggiunto il Civile di Brescia già nella serata di mercoledì, ormai privi di speranza, visto che l’uomo è morto un paio d’ore dopo la folgorazione, rimediata per il probabile contatto di una pompa di una betoniera con una linea ad alta tensione da 15 mila volt. Nel momento in cui ha iniziato a gettare il calcestruzzo impugnando la pompa, l’uomo è stato scaraventato al suolo dalla scarica che dal braccio destro e scesa fino ai piedi non dando scampo all’operaio. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi di uno dei due figli, che lavorava con il padre. UNA SCENA terribile che ha visto crollare ogni speranza in pochi minuti. Il cantiere era attivo in via Ruggero Leoncavallo e ha scioccato la comunità di Rudiano, come pure quelle di Urago d’Oglio, da dove veniva Angelo, come pure Roccafranca, da dove venivano i suoi genitori Abramo e Lucia. La salma è attesa in via Roma, dove Angelo e la sua famiglia vivevano. La ricostruzione dell’accaduto è al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Castiglione delle Stiviere e del personale del servizio prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Ats Val Padana. L’UOMO, stando a una prima ricostruzione, stava lavorando alla gettata di un soffitto a un garage, quando è stato colpito da una potentissima scarica elettrica verso le 13.I cavi dell’alta tensione che non hanno dato scampo a Baresi, secondo quanto emerso dalle primissime indagini, la prossima settimana avrebbero dovuto essere spostati. Gli investigatori coordinati dalla procura di Mantova sono al lavoro per capire se chi aveva in carico i lavori nel cantiere ne era a conoscenza. •

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