Ghedi, la scuola anti Covid aspetta i «like»

di Milena Moneta
Un rendering dell’aula componibile e anti Covid progettata dai ragazzi della scuola media di Ghedi
Un rendering dell’aula componibile e anti Covid progettata dai ragazzi della scuola media di Ghedi
Un rendering dell’aula componibile e anti Covid progettata dai ragazzi della scuola media di Ghedi
Un rendering dell’aula componibile e anti Covid progettata dai ragazzi della scuola media di Ghedi

Il tempo delle valutazioni sull’efficacia e sull’«eredità» lasciata dalla didattica a distanza arriverà forse più avanti; intanto vale la pena registrare quanto di buono è stato realizzato dagli studenti nonostante le oggettive difficoltà create dalla chiusura di aule e laboratori. Per esempio è importante ricordare la realizzazione degli studenti della scuola media di Ghedi, che hanno lavorato su progetti e idee, prevalentemente in gruppo nonostante non lo potessero fare gomito a gomito, ma solo usando la piattaforma Gsuite e via e-mail. Pensando ai problemi creati dalla pandemia, i ragazzi della secondaria hanno immaginato e progettato un’aula laboratorio con pareti mobili utili per creare ambienti riconfigurabili in cui svolgere più lavori contemporaneamente. Grazie al docente di Tecnologia Giuseppe Natale, alcune classi hanno partecipato al concorso «Realizza la tua classe ideale» promosso da Gam-Gonzagarredi e CampuStore alle istituzioni scolastiche statali. Il bando chiedeva agli studenti di immaginare come avrebbero voluto ritrovare la propria aula al rientro dopo la lunga assenza per l’emergenza sanitaria. Ai vincitori saranno fornite gratuitamente soluzioni d’arredo e tecnologiche all’avanguardia per creare uno spazio d’apprendimento innovativo. Al «prof» è sembrata una buona idea che i ragazzi dessero libero sfogo alla fantasia e ragionassero in contemporanea su cose concrete proiettandosi verso la ripartenza. Perciò ha messo sotto le sue classi, quattro seconde e tre terze, perché elaborassero un progetto rappresentandolo in 3D grazie al software didattico Sweet Home. NE SONO USCITI 22 progetti fra i quali si è scelto quale inviare al concorso. Un’aula vivibile e sicura, con ampie vetrate per una buona esposizione alla luce solare, due lavagne multimediali, casse acustiche, 22 portatili e rete lan e wireless. Niente stampanti, invece, per sottolineare l’attenzione all’ambiente. E poi tavoli per la progettazione condivisa, per lavorare in coppia, e per laboratori veri e propri. Dovranno vedersela con altre centinaia di progetti, ma fino a lunedì, quando verrà decretato il progetto vincitore, gli studenti in cerca di «like» possono sognare. Il loro lavoro si trova cliccando https://www.facebook.com/media/set/?set=a.135604498134790&type=3. •

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