Il pusher sprinter battuto dal militare mezzofondista

di S.DUC.
La fuga del pusher è durata poco
La fuga del pusher è durata poco
La fuga del pusher è durata poco
La fuga del pusher è durata poco

Il «doping» lo custodiva in tasca, ma alla vista dei carabinieri è riuscito a piazzare uno scatto alla Usain Bolt per cercare di fuggire. Uno dei militari ha accettato la sfida e alla distanza con falcate da mezzofondista ha raggiunto e placcato il pusher «centometrista». Teatro dell’insolita corsa il centro di Capriolo dove un 29enne del paese era tornato a spacciare nonostante fosse in attesa del processo per l’arresto subito il 18 marzo. All’epoca si era in pieno lockdown e il pusher, un operaio attualmente senza occupazione, faceva la spola dalla sua casa a una via limitrofa per fornire i clienti. In molte occasioni aveva anche fatto consegne a domicilio. Proprio durante lo scambio denaro-droga era stato bloccato dai carabinieri che lo tenevano discretamente sotto osservazione. Rimesso in libertà in attesa appunto del processo, lo spacciatore «irriducibile» ha ripreso la sua attività. A tradirlo è stata una coincidenza: nella pattuglia impegnata in una perlustrazione del paese l’altra sera c’era anche uno dei carabinieri che lo aveva arrestato il 18 marzo. Quando ha visto il 29enne aggirarsi con aria sospetta e inspiegabile nervosismo davanti alla sua abitazione, il militare ha invitato i colleghi a fermarsi per effettuare un controllo sull’operaio. Alla vista dei militari il pusher si è dato alla fuga, ma come detto è stato bloccato. In tasca nascondeva 12 grami di cocaina. Per lui è scattato l’arresto. Ieri mattina il giudice ha convalidato l’arresto e disposto in alternativa alla detenzione, l’obbligo di presentazione quotidiana in caserma al 29enne. •

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