GHEDI A Ferragosto va in scena un appuntamento con la devozione

La fede popolare rinnova L’abbraccio a San Rocco

Ghedi: immagine di repertorio della processione con la statua di San Rocco
Ghedi: immagine di repertorio della processione con la statua di San Rocco
Ghedi: immagine di repertorio della processione con la statua di San Rocco
Ghedi: immagine di repertorio della processione con la statua di San Rocco

Il ponte di Ferragosto sarà più lungo a Ghedi, perché in calendario ci sono due giorni di festa legati alla ricorrenza, martedì, della festa patronale dedicata a San Rocco (anche se recentemente c’è chi ha avanzato l’ipotesi che la patrona effettiva sia Santa Maria Assunta, a cui è intitolata la parrocchiale). La Pro loco, il Comune e la parrocchia inizieranno i festeggiamenti della nuova sagra domani, giorno di Ferragosto, con una processione che, al termine della messa delle 18,30, partirà dalla parrocchiale alle 19,20. Affidata alle spalle del gruppo dei portantini della Pro loco, la statua del santo arriverà al santuario a lui dedicato in viale della Rimembranza, noto anche come la «chiesetta dei morti». Qui, nel salone al primo piano riservato alle esposizioni saranno in mostra le opere dei madonnari. Martedì dalle 15 alle 23, poi, viale della Rimembranza ospiterà la sagra vera e propria, con bancarelle di hobbisti e commercianti e stand delle associazioni di volontariato. Ci saranno anche la benedizione e un concorso riservato ai cani meticci, come il cagnolino di San Rocco sempre presente nella sua iconografia. Le iscrizioni apriranno alle 15 e il concorso si terrà alle 17,30. I madonnari poi lavoreranno tutto il pomeriggio davanti al sagrato per realizzare le loro opere che quest’anno avranno per tema l’immagine di San Carlo Borromeo. L’Associazione fibrosi cistica metterà dei gonfiabili a disposizioni dei più piccoli e proporrà diversi intrattenimenti, mentre Barbari Alari condurrà le visite guidate al santuario (che ospiterà anche una messa alle 20) e alla collezione di ex voto a partire dalle 16. Il santuario di San Rocco, edificato nel 1682, è oggetto di una devozione particolare tra i ghedesi e non solo. Ricorda i morti di peste del 1630, le cui ossa furono raccolte qui quando ancora era in costruzione. Subito si sparse la voce di miracoli accaduti per la presunta intercessione di quelle anime, e il luogo è stato anche sede di una confraternita che teneva vivo il culto del protettore contro le malattie infettive.•. M.Mon.

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