La «fiammata» di Ferragosto non riaccenderà il lago di Iseo

Le ricadute negative in chiave turistica della pandemia sono stato solo in parte mitigato dall’eredità di immagine lasciata da Christo. Sarà dunque un Ferragosto di transizione quello che attende il lago di Iseo. L’appeal del Sebino è ai minimi storici dopo la cancellazione dei tradizionali fuochi artificiali di Iseo, della Mostra Mercato a Pisogne e delle sagre enogastronomiche che ad ogni latitudine del territorio richiamavano migliaia di turisti. Il numero dei pernottamenti fino ad oggi è stato sotto la linea di galleggiamento. «Non bastano 15 giorni di piena attività – ammette Antonella Pastore, direttrice dell'Hotel Rivalago di Sulzano e Presidente del Cosorzio che riunisce gli Alberghi 4 stelle del Lago d'Iseo – per porre rimedio ad una stagione fallimentare. È vero, in questi giorni tutti stiamo lavorando molto bene: il 50 percento della nostra clientela è rappresentata dagli stranieri, ma quando ci troveremo a fare i conti, la somma sarà la stessa per tutti: una stagione nera». A SASSABANEK si cerca di spezzare la spirale del pessimismo: da stasera scatterà un fine settimana di attività ludiche, sportive ed enogastronomiche. In programma ci sono i tornei ed il miniclub per i più piccoli, le attività sull'acqua con canoa, sup e pedalò, la giocoleria, l' acqua dance, lo sport per tutti i gusti, animazione musicale e karaoke. «Il lido – osserva il direttore Fabio Volpi – rimarrà aperto fino alle 23. Per il campeggio purtroppo il bilancio, a fine stagione, sarà negativo: stiamo registrando cali del 60% rispetto alle 65mila presenze dello scorso anno». Mancano gli stranieri artefici della rinascita del Sebino dopo The Floating Piers. «Riprendere quota non è un miraggio e settembre se il meteo non tradisce potremmo avere delle piacevoli sorprese - sottolinea Volpi -. Anche per il lido tuttavia registriamo un calo rispetto alle 60mila ingressi dell'estate di un anno fa, del 30%». «Tuttavia – sottolinea Riccardo Venchiarutti, presidente di Visit Lake Iseo - rispetto alle previsioni di marzo si può dire che la stagione non sia stata buttata via: dopo che a giugno e luglio abbiamo potuto contare quasi esclusivamente su turisti da regioni vicine ad agosto abbiamo registrato anche il ritorno di tedeschi e olandesi. Il tasso di occupazione di molte strutture si avvicina all'80% - conclude Venchiarutti - abbiamo cambiato anche la nostra strategia di comunicazione: inizialmente concentrata sulle regioni confinanti ora si è estesa anche all'Europa. Con risultati davvero interessanti». •