«La fonderia sprigionava troppo monossido»

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La fonderia di Travagliato
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La fonderia di Travagliato

Al momento dell’ispezione dell’Arpa da uno dei camini si sprigionavano nell’aria valori di monossido di carbonio doppi rispetto al limite. È quanto emerge dall’istruttoria della Provincia che ha bloccato temporaneamente l’attività della Fonderia Montini di Travagliato, sospendendo l’Autorizzazione di impatto ambientale. La misura - si apprende ora dal verbale dell’ufficio Ambiente del Broletto-, è scattata a causa della mancata registrazione dei dati sul sistema di monitoraggio in continuo al camino E5 per i parametri portata, temperatura fumi, monossido di carbonio e polveri, che avrebbe dovuto essere attivata già nell’ottobre del 2019. Nel corso della visita ispettiva straordinaria condotta dall’Arpa in azienda il 21 gennaio «il sistema di monitoraggio è risultato acceso senza registrazione dei dati», che al momento del sopralluogo si aggiravano su valori pari a 800 mg/m3 per il monossido di carbonio, contro un limite di 400, e su concentrazioni variabili per le polveri, con picchi fino a 10,6 mg/m3 (valore limite 10 mg/Nm3). «Si è appurato - come riporta il documento redatto dal settore Ambiente della Provincia - che il sistema di monitoraggio prescritto non è in grado di svolgere le funzioni per le quali ne è stato imposto il posizionamento» e che l’azienda «pur avendo comunicato il 7 ottobre 2019 che tale sistema era in fase di controllo e certificazione, non ha mai comunicato l’eventuale insorgenza di problematiche o ritardi». Rilevando che «l’Aia stabilisce che il termine fissato per l'attuazione di alcune delle attività a carico del gestore è da ritenersi perentorio e non prorogabile, in quanto finalizzato a garantire l'attuazione delle misure ritenute necessarie sia per il miglioramento delle performance ambientali dell'installazione, sia per l'acquisizione dei parametri al fine della verifica della corretta conduzione del ciclo produttivo», la Provincia precisa che «la sospensione resterà in vigore fino alla completa realizzazione dell’intervento, previo accertamento dell’Arpa con esito positivo». Nei giorni scorsi la Fonderia Montini aveva precisato che il provvedimento di temporanea sospensione dell’Aia dipendeva «esclusivamente dall’asserita mancata ottemperanza ad una prescrizione formale», aggiungendo che «questa vicenda non ha nulla a che vedere con un possibile inquinamento ambientale causato dalla società, e non ha determinato alcun pericolo per la salute pubblica». Di parere diverso i comitati ambientalisti, per i quali la questione deve avere un seguito. «La Provincia, sulla scorta del sopralluogo dell’Arpa, ha fatto quanto necessario - sottolineano Silvio Parzanini del Circolo Legambiente Franciacorta e Paola Nicolini di Aria Pulita -. Ora tocca al sindaco di Travagliato, nel suo ruolo di autorità sanitaria locale, intervenire con un’ordinanza autonoma per tutelare la salute dei cittadini». Il braccio di ferro sulla fonderia finita nel mirino dei residenti, insomma continua. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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