La Protezione civile non ha le carte in regola

di Valerio Morabito
La Protezione civile di Carpenedolo dovrà mettere in regola la propria posizione per poter operarePolemiche a Carpenedolo sulla Protezione civile
La Protezione civile di Carpenedolo dovrà mettere in regola la propria posizione per poter operarePolemiche a Carpenedolo sulla Protezione civile
La Protezione civile di Carpenedolo dovrà mettere in regola la propria posizione per poter operarePolemiche a Carpenedolo sulla Protezione civile
La Protezione civile di Carpenedolo dovrà mettere in regola la propria posizione per poter operarePolemiche a Carpenedolo sulla Protezione civile

Una doccia fredda per la Protezione civile di Carpenedolo. Regione e Prefettura hanno messo a riposo il gruppo a causa di una serie di irregolarità non proprio di secondo piano che impedirebbero lo svolgimento dell’attività. «Il gruppo comunale di Carpenedolo non può essere considerato operativo e i volontari ad esso iscritti non possono essere impiegati in attività di Protezione civile». È la conclusione della Direzione generale Territorio e Protezione civile della Regione Lombardia interpellata dalla Prefettura di Brescia su un esposto presentato dal gruppo consiliare «Carpenedolo Migliore». IN SOSTANZA, mancando ancora i passaggi fondamentali (come l’iscrizione all’albo regionale e i corsi formativi accreditati dagli enti competenti), il gruppo di volontari della Protezione civile di Carpenedolo non può essere riconosciuto come tale. «L’istituzione di un gruppo comunale - hanno risposto dalla Prefettura al gruppo di minoranza - si ritiene completata solo all’atto della sua iscrizione all’albo regionale. È solo con questo provvedimento che il gruppo, e di riflesso i volontari iscritti, sono autorizzati all’utilizzo del logo regionale del volontariato di Protezione civile e sono considerati volontari di Protezione civile». A chiedere chiarimenti sulla vicenda, come detto, sono stati i consiglieri comunali del gruppo di opposizione «Carpenedolo Migliore». «La nostra è stata un’iniziativa a tutela dei volontari. Appurato che a distanza di oltre due anni dalla costituzione del gruppo il Comune non aveva ancora completato l’iter di iscrizione all’albo regionale, abbiamo sentito il dovere di richiedere il parere degli enti competenti. Tra i vari chiarimenti forniti la Regione ha reso noto - spiega ancora il gruppo di minoranza - che un gruppo può operare tanto sul territorio nazionale quanto su quello comunale soltanto dopo che sia trascorso almeno un anno dall’iscrizione all’albo e questo tempo deve essere dedicato alla formazione dei volontari». A questo punto, dunque, l’amministrazione comunale di Carpenedolo dovrà correre ai ripari e svolgere tutte le pratiche burocratiche per far riconoscere il gruppo di volontari della Protezione civile che solo in seguito potrà svolgere la propria funzione come accade per gli altri gruppi comunali della provincia di Brescia. E a proposito di Protezione civile, a Montichiari su invito dell’attuale amministrazione comunale si sta provvedendo a far svolgere i corsi formativi previsti dalla legge ai vari iscritti per poterli rendere davvero operativi sul territorio monteclarense. Una situazione che è stata ereditata dal passato, anche se nel popoloso paese della Bassa il gruppo è regolarmente iscritto all’albo regionale. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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