Le Ancelle devono salutare Il sindaco: «Grave perdita»

di M.MO.
Il sindaco con le due religiose
Il sindaco con le due religiose
Il sindaco con le due religiose
Il sindaco con le due religiose

Suor Giuliana, 86 anni, e suor Amedea, di una settantina, Ancelle della carità che gestiscono la scuola dell’infanzia privata intitolata a Santa Maria Crocifissa, in via Borgosatollo a Montirone dove vivono, a fine luglio dovranno lasciare il comune della Bassa con grande sconforto dei residenti, e delle generazioni cresciute in quell'asilo. La decisione della superiora di richiamarle alla casa madre sembra inamovibile. Il sindaco, Eugenio Stucchi, si è speso molto per scongiurarne la partenza o almeno posticiparla, così da garantire la presenza delle religiose fino al 31 dicembre: ha interpellato anche il vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada, in occasione della sua recente visita a Montirone, anche se le decisioni in questo ambito non sono di sua competenze e si dovrà attendere un eventuale beneplacito da Roma. «Per i cittadini di Montirone, che convivono con le Ancelle da 60 anni è una separazione improvvisa e difficile da elaborare - dice il sindaco -. Spero possano restare almeno fino alla fine dell'anno così da far ripartire la scuola materna». L'edificio da loro occupato era stato donato da un conte della famiglia Lechi nel 1959 in seguito a un incidente in cui rimasero vittime i due figli travolti sulle strisce pedonali. Era destinato alla gioventù di Montirone. Ora se la scuola per l’infanzia dovesse chiudere i battenti bisognerà pensare a un altro utilizzo, ma sempre con destinatari i giovani per rispettare l’obiettivo della donazione. L’amministrazione sta pensando a un centro diurno per la gioventù. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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