Mai più rigurgiti
fognari alla
confluenza dell’Oglio

di Cinzia Reboni
Il depuratore di Paratico è ultimato: grazie alle sue sei linee servirà un bacino di utenza di 26 Comuni
Il depuratore di Paratico è ultimato: grazie alle sue sei linee servirà un bacino di utenza di 26 Comuni
Il depuratore di Paratico è ultimato: grazie alle sue sei linee servirà un bacino di utenza di 26 Comuni
Il depuratore di Paratico è ultimato: grazie alle sue sei linee servirà un bacino di utenza di 26 Comuni

Mai più rigurgiti di acque torbide e dal tanfo insopportabile nel fiume Oglio. Il fenomeno legato ai problemi del depuratore di Paratico è stato risolto definitivamente. Le sei nuove linee di trattamento dell’impianto sono state completate e attivate. «L’intervento ha richiesto più tempo del previsto per le complessità emerse in corso d’opera e i relativi miglioramenti apportati al progetto - spiegano i vertici di Acque Bresciane -. Il cantiere non è ancora chiuso, poichè si stanno ultimando le piantumazioni e la posa del fotovoltaico, ma i vantaggi dell’intervento, che amplia a 90 mila abitanti equivalenti la potenzialità dell’impianto di depurazione, sono già attivi». L’IMPIANTO FINANZIATO con un investimento di 8 milioni serve un bacino di 26 Comuni che si affacciano sul lago d’Iseo e sul fiume Oglio: 15 bergamaschi e 11 bresciani. Il progetto era inserito nel Piano d’investimenti di AOB2, poi rilevato da Acque Bresciane, che lo ha da subito considerato strategico per le comunità che si affacciano sul Sebino, e proprio per questo ha voluto intervenire con gli adeguamenti che si sono resi necessari rispetto al progetto originario. Negli ultimi tre anni è stato lanciato più volte l’allarme sulla preoccupante situazione degli scarichi conferiti nel fiume. Compito del depuratore è quello di scaricare nell’Oglio acque limpide e prive di odori sgradevoli. Ma non sempre è stato così. Non più tardi di una settimana fa, Legambiente Basso Sebino aveva immortalato la fuoriuscita di schiuma bianca e maleodorante proprio all’altezza dell’ingresso dei tubi nel fiume. L’episodio potrebbe essere riconducibile ad un fermo tecnico dell’impianto di qualche ora, reso necessario martedì della scorsa settimana, come confermano i tecnici di Acque Bresciane. Che ribadiscono il perfetto funzionamento del depuratore, da quando le sei nuove linee sono state attivate. «Noi continueremo a vigilare, come abbiamo sempre fatto - commenta Silvio Parzanini, presidente del Circolo Legambiente Franciacorta -. Un’opera costata 8 milioni di euro deve assolutamente funzionare e risolvere adeguatamente e definitivamente il problema». •

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