Manerbio «oscura» la movida alcolica

di V.MOR.
Giro di vite di carabinieri e Comune sulla movida «trasgressiva»
Giro di vite di carabinieri e Comune sulla movida «trasgressiva»
Giro di vite di carabinieri e Comune sulla movida «trasgressiva»
Giro di vite di carabinieri e Comune sulla movida «trasgressiva»

Con ogni probabilità l’ordinanza contro la movida ad alto tasso alcolico firmata dal sindaco di Manerbio Samuele Alghisi non avrebbe sortito grandi effetti, se non fosse stata corroborata dall’imponente campagna di controlli anti-sbronza, promossi dalla Compagnia dei carabinieri di Verolanuova guidata dal capitano Tedros Christian Comitti Berè. Il rischio di una notte di eccessi era legato alla mega festa-raduno ospitata dalla discoteca «Il cilindro» nel parco acquatico Cupole Village. Il sindaco aveva vietato la vendita di alcolici nel perimetro di mezzo chilometro dal locale, ampliando la zona di rispetto ad altri luoghi sensibili del centro storico come via San Martino, la strada degli empori etnici aperti fino a notte. Nel corso dei controlli sono state elevate 21 sanzioni negli esercizi che hanno violato l’ordinanza. I carabinieri hanno sequestrato 30 bottiglie tra vodka e whisky e ritirato la patente a tre giovani sorpresi alla guida in stato di ebrezza. La misura adottata dal sindaco e supportata dai carabinieri si è rivelata efficace dal punto di vista dell’ordine pubblico, ma non risolve il problema di fondo del locale, ovvero quello della sicurezza. Ogni fine settimana ragazzini e adolescenti «sciamano» a piedi dal paese verso il locale percorrendo il buio e angusto tratto di via Brescia. In questo modo i ragazzi - che spesso hanno già fatto il pieno di alcolici - mettono a repentaglio la loro e l’altrui incolumità. •

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