Nomina del commissario I ricorsi si moltiplicano

Angelo Formentini guida Calvisano
Angelo Formentini guida Calvisano
Angelo Formentini guida Calvisano
Angelo Formentini guida Calvisano

Dalle valli alla Bassa passando per il Garda: il fronte del no al maxi depuratore si sta allargando trasversalmente. Altri sei Comuni - Bedizzole, Paitone, Remedello, Vallio, Calvagese e Calvisano - hanno deciso di dare mandato ai propri legali per presentare un ricorso al Tar, sulla falsariga di quello già depositato da Montichiari, Gavardo, Prevalle e Muscoline. La decisione è emersa al termine di una riunione svoltasi nei giorni scorsi a Montichiari. «Il problema del depuratore non riguarda soltanto i paesi coinvolti nella costruzione degli impianti: Calvisano si trova appena sotto Montichiari, quindi il tema ci riguarda da vicino - spiega il sindaco Angelo Formentini -. Nessuno di noi ha le competenze tecniche per decidere se la scelta é quella giusta, ma dobbiamo fare di tutto per tutelare il nostro ambiente. Utilizzeremo ogni strumento e procedura per impedire che il nostro territorio subisca uno sfregio». Il principio adottato per la scelta di Gavardo e Montichiari «non é corretto - aggiunge Formentini -. Potrei tollerare l’utilizzo del Chiese per scaricare i reflui dei paesi che vengono attraversati dal fiume, ma non quelli provenienti da un altro bacino. É una soluzione troppo penalizzante per la nostra zona. Diciamo pure che si è deciso di seguire la via più comoda». E anche se il sindaco di Calvisano non ha dubbi sul fatto che «l’acqua immessa nel Chiese sarà buona, ciò non esclude il rischio che, se si dovesse rompere il depuratore di Montichiari, ci troveremmo di fronte ad un inquinamento incontrollato e incontrollabile. Gli impianti vanno costruiti, ma in questo caso specifico la scelta del prefetto-commissario, al quale porto stima e rispetto, non é stata delle più felici e lungimiranti». Il principio che ha dato origine ai ricorsi «é corretto - aggiunge Formentini -: in futuro nessuno potrà dire che l’Amministrazione comunale di Calvisano non ha fatto nulla per tutelare il territorio. Non é che predichiamo bene e razzoliamo male, e ne abbiamo già dato prova. Per il depuratore nella frazione di Mezzane, bagnata dal Chiese, la precedente Amministrazione aveva avallato il progetto che prevedeva lo scarico delle acque nel fiume. Noi abbiamo chiesto ad A2A di spostare l’impianto, affinché ciò non avvenisse. Anche per un piccolo depuratore come questo, abbiamo preferito creare un ciclo idrico minore, vale a dire i canali. Perché se si verifica un guasto, il danno ambientale si riesce a circoscrivere. Se invece finisce tutto nel Chiese é un disastro. É sufficiente che si verifichi anche una volta sola: é come quando la petroliera sversa il suo contenuto nel mare». Secondo Formentini «dobbiamo far sentire la nostra voce. I cittadini di Calvisano non sono favorevoli a questo progetto ed io, in quanto sindaco e responsabile della loro salute, sono il portavoce della loro volontà».•. C.Reb.

Suggerimenti