Orzinuovi, la sfida è a tinte rosa

di R.C.
Il candidato Fiorenza Gardoni
Il candidato Fiorenza Gardoni
Il candidato Fiorenza Gardoni
Il candidato Fiorenza Gardoni

Fiorenza Gardoni, assessore uscente alle politiche educative, è il candidato sindaco scelto da «Orzinuovi Lista Civica», che negli ultimi dieci anni ha guidato il municipio con il primo cittadino Andrea Ratti. È la prima volta di una orceana in lizza per la poltrona di sindaco, ma Fiorenza Gardoni ha già guadagnato il sostegno della lista civica «Orzinuovi cambia, cambia Orzinuovi», che cinque anni fa aveva candidato Lorenzo Agnelli in competizione con Ratti. «L’alleanza è stata quasi naturale in quanto, pur partendo a volte da punti di vista differenti, in questi anni abbiamo avuto modo di confrontarci in modo sereno su problemi locali e ci si è trovati spesso a condividere idee, sensibilità e soluzioni. Nonostante l’appartenenza a due gruppi diversi - continua Gardoni - entrambe le civiche guardano al bene della comunità, puntando a migliorare il paese, promuovere la crescita, il lavoro e conservare e riqualificare il nostro patrimonio». I nomi dei candidati al consiglio comunale saranno definiti nei prossimi giorni. «Posso solo comunicare che la Civica ha in sé la continuità di persone che sono state significative nel percorso precedente e nuovi nomi che vogliono impegnarsi nella sfida amministrativa» anticipa l’assessore. Fiorenza Gardoni, insegnante elementare, originaria di Orzivecchi, dove il papà è stato assessore alle politiche agricole, ha iniziato l’impegno politico cinque anni fa. «Se ho lavorato bene lo giudicheranno i miei concittadini - riflette -. Per me comunque è stata un’esperienza importante, umana, prima che politica e amministrativa. In questi anni ho imparato molto - continua la candidata - soprattutto che non bastano gli entusiasmi e le buone intenzioni, ma che sono necessari impegno, umiltà e capacità di ascolto e che i problemi hanno bisogno di soluzioni condivise. Ora mi è stato chiesto di continuare il mio impegno. Certo non è stato facile, perché grande è il timore di non essere all’altezza del compito. Ho accettato anche perché sono certa che avrò con me l’intelligenza e la forza di molti, partendo da chi ha sostenuto la mia candidatura». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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