Pestato da un gruppo di nomadi Ora Roncadelle scende in piazza

di Francesco Gavazzi
Polizia e carabinieri al campo nomadi per  controlli e indagini dopo la denuncia dell’aggressione
Polizia e carabinieri al campo nomadi per controlli e indagini dopo la denuncia dell’aggressione
Polizia e carabinieri al campo nomadi per  controlli e indagini dopo la denuncia dell’aggressione
Polizia e carabinieri al campo nomadi per controlli e indagini dopo la denuncia dell’aggressione

Domani sera la comunità di Roncadelle scenderà in piazza per tornare a chiedere alle istituzioni di trovare una soluzione ad un problema che sta «avvelenando» la convivenza civile nel paese. La fiaccolata vuole manifestare solidarietà alle famiglie di via Ghislandi da anni costrette a subire gli effetti collaterali di un accampamento di nomadi abusivo. IL BRACCIO DI FERRO scandito da azioni legali, diffice e da ben cinque ordinanze di sgombero ignorate dai sinti che vivono in roulotte e camper è degenerato nei giorni scorsi quando quattro nomadi hanno pestato un residente di via Ghislandi. Due responsabili dell’aggressione sono già stati identificati dai carabinieri: si tratta di zio e nipote rispettivamente di 68 e 24 anni per cui nelle prossime ore potrebbe scattare una misura di allontanamento. Risalire al terzo complice potrebbe essere questione di ore. L’onda di indignazione per l’episodio ha spinto l’Amministrazione comunale a promuovere una petizione on-line per invocare alle autorità un intervento incisivo per risolvere la situazione che con il passare del tempo sta diventando ingestibile. QUELLA DELL’ESECUTIVO non è una resa, ma l’ennesimo tentativo di trovare una «exit strategy». Sulla piattaforma digitale change.org è possibile firmare la petizione, formulata appunto dal sindaco Damiano Spada e dalla sua Giunta. «L’Amministrazione civica non chiede altro che il rispetto delle ordinanze già emesse, ovvero lo sgombero totale dal territorio di Roncadelle del gruppo sinti, ad eccezione di una quindicina di persone registrate all’anagrafe ai quali è stata assegnata un’area periferica sul territorio del paese per il loro stanziamento - si legge nel testo della petizione -. Da solo il Comune non può farcela». LA PETIZIONE è già stata sottoscritta da oltre 500 persone. Domani invece è fissata la fiaccolata che partirà alle 20.40, dal parcheggio in via Nikolajewka. Il pacifico corteo proseguirà fino alla piazza del municipio. L’iniziativa è stata promossa dal consigliere comunale di minoranza Elisa Regosa. L’esponente della Lega ha ripetuto come un mantra che la fiaccolata «è apolitica». La tensione resta comunque alta nonostante i carabinieri della stazione di Roncadelle al termine degli accertamenti abbiano individuato i responsabili dell’aggressione e ricostruito il pestaggio avvenuto nella traversa di via Ghislandi. Si tratta come detto di due sinti proprietari di un terreno agricolo inidoneo per legge a consentire dimora stabile. Tutto sarebbe iniziato dalla musica ad alto volume diffusa dal campo nomadi abusivo sinti dove i componenti di tre famiglie in stato di ebbrezza, stavano festeggiando il compleanno di un familiare. ANDREA BONETTI, 44 anni, stava rientrando in casa con la famiglia, quando è rimasto coinvolto nella discussione già in corso con altri residenti. La lite è degenerata e Andrea Bonetti è stato colpito con schiaffi e pugni al volto e al capo. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti